Poco distante dal castello di Rossena, si erge a picco su una roccia rossastra la torre di avvistamento di Rossenella. La si raggiunge attraverso un suggestivo sentiero: la torre di Rossenella è visitabile anche internamente dopo gli accurati lavori di restauro terminati nel 2007. La torre risale al XII secolo ed è inserita all'interno del perimetro della Riserva Naturale Orientata della Rupe di Campotrera, di notevole interesse geologico e botanico.
La Torre di Rossenella fa parte da luglio 2019 del portale dei Castelli del Ducato.
Ogni visitatore, ogni turista che entra in uno dei nostri luoghi d'arte fa un viaggio nella Bellezza e ci aiuta a tenere vivi e aperte rocche, torri, fortezze, manieri.
Chiunque visita un Castello ne diventa il Custode per sempre.
Vi aspettiamo tra i Castell'Emilia, in Destinazione Turistica Emilia.
Percorso completo: la guida propone un percorso di visita guidata di circa 60 minuti.
Esternamente al monumento: focus storico sull'incastellamento canossano e approfondimenti architettonici in riferimento alla Torre di Rossenella e ambientale-geologico per la Riserva Naturale Rupe di Campotrera.
Internamente al monumento: la visita guidata si sviluppa su tutti i tre piani, fino a raggiungere la merlatura della Torre di Rossenella. La Torre è orientata secondo le coordinate cardinali, con i lati lunghi rivolti a nord e a sud ed i lati corti ad est e ovest. Ai piedi dell'accesso si trova la cisterna per la raccolta immediata delle acque, la cui razionale ubicazione consente di offrire minore excursus termico.
Il visitatore viene accompagnato su tutti i tre piani: il piano terra, adibito a magazzino viveri, era senza accesso. Nel piano d'arrivo, vicino all'ingresso, vi è il camino, a fronte del quale stava lo spazio adibito alla sosta per il pasto di chi abitava la torre. Il piano superiore poteva essere utilizzato per una destinazione abitativa, costituendo l'alloggio del feudatario o del capitano che difendeva la postazione, oppure per una funzione di avvistamento, consentendo la predisposizione di giacigli per il riposo degli uomini di guardia. Inoltre si accede nella merlatura per ammirare dall'alto il territorio canossano e della Val d'Enza.
Al piano terra l'apertura era costituita da una sola feritoia strombata, sul lato di levante. Le finestre erano costituite di un foro di ridottissime dimensioni delimitato da conci lapidei, tali da consentire l'osservazione in sicurezza.Verso l'interno, in spessore di muro, un ampio varco tagliato secondo un profilo antropomorfo permetteva il movimento dell'armigero. Nel lato sud, dove la roccia strapiomba, due atipiche aperture sovrapposte costituivano i servizi igienici. L'accesso alla Torre era reso possibile da una scala retrattile che, recuperata all'interno, richiedeva un adeguato alloggiamento sulla parete lunga. I collegamenti tra i piani avvenivano con scale lignee agganciate a mensole in pietra.