La Torre dell’Albarola
Torre di avvistamento antisaracena. A Nord dell’abitato di Lerma, ai confini con Silvano e Castelletto d’Orba, rimangono i ruderi della torre dell’Albarola. che faceva parte di un sistema difensivo di avvistamento approntato attorno al 950 d.c. da Berengario II re d’ Italia contro le incursioni dei saraceni. Il suo compito era quello di riprendere i segnali provenienti dal monte Colma ed inviarli alla non lontana torre del Gazzolo (s. Cristoforo), che a sua volta inviava l’allarme alle colline circostanti e alla pianura.
Chi sale alla torre si rende immediatamente conto della ragione di quella collocazione: di lassù la vista spazia dalla valle del Piota a tutto l’arco appenninico, e poi ancora giù verso le colline fino alla Pianura Padana. Si ritiene che, in seguito, abbia avuto anche funzione di campanile per Santa Maria in Praelio, cioè per la Pieve di Silvano d’Orba.
Verso la fine del secolo XVII venne costruita nei suoi pressi l’abbazia di San Filippo Neri da cui deriva il nome dell’odierna cascina Abbazia. La torre nel corso dei secoli ha fatto poi parte di una efficace rete di avvistamento e di comunicazione con messaggi, di fumo di giorno e fuochi di notte, in quanto dalla sua sommità erano visibili quasi tutti i castelli della zona.