Il Complesso delle Terme di Agnano è una delle tante strutture storiche e artistiche della città di Napoli; a Est della città, situato nei Campi Flegrei (così denominati perché comprendono un’ampia area di natura vulcanica che conta circa 24 crateri vulcanici – ndr), il complesso termale in realtà è antichissimo e da sempre è visto come sinonimo di benessere, ma anche cultura e storicità.
Le prime strutture termali della città infatti, risalgono al periodo greco, ma le rovine, visibili ancora oggi dislocate sulle colline adiacenti, risalgono precisamente all’età romana. Successivamente poi, verso la fine del XIX secolo, si decise di riconsiderare l’area rivalutando ancora una volta, le zone interessanti ovvero quelle antiche sorgenti sulfuree dalle benefiche acque terapeutiche. Un gruppo di imprenditori investì in effetti i propri capitali in tutta l’area delle Terme di Agnano, e i lavori di riedificazioni furono affidati a Giulio Ulisse Arata, celebre architetto del tempo che collaborava attivamente con Gioacchino Luigi Mellucci, valido ingegnere italiano, le cui innovazioni tecniche sopratutto per l’uso del cemento armato, consentirono di risolvere anche esteticamente, alcuni problemi strutturali di difficile soluzione.
Le Terme di Agnano conobbero il loro periodo di maggior fortuna sopratutto negli anni venti del ‘900: in quel periodo storico il complesso termale venne preso proprio come modello da perseguire e imitare per tutte le altre terme campane. Negli anni il complesso fu al centro di temi di rilevanza molto importanti, tali da solleticare sopratutto l’interesse nazionale, ospitando per esempio il famoso Convegno sull’Idroclimatologia; durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale invece le Terme di Agnano vennero sfruttate come quartiere residenziale e di comando, sede militare dei soldati americani. Negli anni ’60 il complesso termale subì alcune trasformazioni: intere stutture in stile liberty vennero completamente distrutte per dar posto a un edificio che rispecchiava il gusto del brutalismo. Con questa corrente architettonica, ci si prefigge di superare lo stile del “movimento moderno”; nato in Inghilterra nel 1954, si pensi derivi dal béton brut di Le Corbusier, urbanista e pittore svizzero, il brutalismo si pone come obiettivo il mostrare e l’impiegare il calcestruzzo “a vista”, in forme sì rudi, ma lavorate, quindi plastiche e plasmate nei particolari, evidenziando con forza tutta l’intera struttura.
L’albergo venne progettato da Giulio De Luca, ma ancora oggi è possibile ammirare l’antico ingresso, elemento dell’originaria struttura di Agnano. Ciò che più stupisce e affascina delle favolose Terme di Agnano sono le piscine: il 13 luglio 2012 il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, inaugurò anche le piscine esterne con il rito del taglio del nastro; consultando le Guide Rosse, touring di Napoli e L’arredo statuario del complesso archeologico di Agnano. Scultori a Napoli nel II sec. d.C. di Armando Cristilli, è possibile venire a conoscenza che le Terme di Agnano sono in verità popolate da svariate fontane, giardini e molti fabbricati che spesso, in un immediato futuro, vengono inclusi in progetti molto interessanti per la realizzazione di eventi e tanto altro ancora. L’intera struttura però vessa in condizioni scarsissime, nulla di quanto sognato è possibile realizzare.