Al centro della cittadina di Ardesio sorge maestoso il Santuario della Madonna delle Grazie, importante esempio di arte barocca per tutta la Valle. Il 23 giugno 1607 Maria e Caterina Salera, di 11 e 9 anni, a causa di un violento temporale si chiusero in una delle stanze della casa (la Stanza dei Santi). Qui pregarono dinnanzi all’affresco realizzato nel 1449 da Giacomo Busca, artista della Danza Macabra di Clusone, rappresentante Cristo in Croce circondato dai Santi, affinché il temporale cessasse. Durante la loro Preghiera la stanza si riempì di luce, e dinnanzi a loro apparve la Madonna in trono con in braccio il Bambino. Nello stesso istante fuori il cielo si rasserenò. Da quel momento i fenomeni miracolosi si susseguirono per tutta l'estate. Il 24 giugno 1608, soltanto un anno dopo il miracolo, venne posta la prima pietra dal parroco di Ardesio. Nel 1691, terminarono i lavori di costruzione, e con pubblica delibera fu istituita la festività dell’Apparizione il giorno 23 giugno. Ancora oggi il 22 e 23 di giugno si celebra l’anniversario dell’Apparizione e questo evento religioso attrae centinaia fedeli, molti dei quali raggiungono a piedi il Santuario in segno di devozione o in onore di Ex-Voto fatti in seguito a una grazia ricevuta dalla Madonna di Ardesio. Ed è proprio per custodire e conservare gli ex-voto raccolti in oltre quattro secoli di devozione che tra le stanze del Santuario ancora si progetta e lavora per dare una collocazione definitiva alle devote promesse dei fedeli. La comunità di Ardesio è fortemente legata al suo Santuario che è il luogo del cuore di ogni Ardesiano. Da quattrocento anni tra le mura di marmo, estratto dalle montagne di Ardesio, risuonano preghiere, desideri, voti ed anche sofferenza e dolori affrontati da questa comunità. Il Santuario è casa e rifugio della fede che rimane intensa ed invariata da quattro secoli. Una fede che ha legato a doppio filo le vite degli abitanti di Ardesio al dolce viso della Vergine apparsa alle bambine.
Il Santuario di Ardesio è anche arte. Nonostante la semplicità dell’esterno, all’interno mostra la sua bellezza barocca, con pareti e volta piene di decori e opere che creano un grande effetto scenografico, uno stile decisamente contrastante rispetto al rinascimento sobrio. L’altare principale è in marmi policromi con pregevoli sculture tra cui quattro angioletti a tutto tondo in bronzo dorato. Sovrasta l’altare l’affresco dell’apparizione, affresco davanti al quale comparve la Vergine. Nello scurolo è posto il Gruppo statuario dell’Apparizione che viene portato ogni anno in processione dalla parrocchiale al Santuario, opera dei Perathoner di Ortisei nel 1943. Sempre nello scurolo è il Sepolcro con statue a grandezza naturale, scolpite dai Fantoni tra il 1771 e il 1782. Degno di nota anche l’Organo, opera del 1636 dell’artigiano Giovanni Rogantino da Morbegno. Ma a catturare l’occhio e a sovrastare il panorama del paese è l’imponente campanile, alto 68 metri e completamente in marmo.
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Al centro della cittadina di Ardesio sorge maestoso il Santuario della Madonna delle Grazie, importante esempio di arte barocca per tutta la Valle. Il 23 giugno 1607 Maria e Caterina Salera, di 11 e 9 anni, a causa di un violento temporale si chiusero in una delle stanze della casa (la Stanza dei Santi). Qui pregarono dinnanzi all’affresco realizzato nel 1449 da Giacomo Busca, artista della Danza Macabra di Clusone, rappresentante Cristo in Croce circondato dai Santi, affinché il temporale cessasse. Durante la loro Preghiera la stanza si riempì di luce, e dinnanzi a loro apparve la Madonna in trono con in braccio il Bambino. Nello stesso istante fuori il cielo si rasserenò. Da quel momento i fenomeni miracolosi si susseguirono per tutta l'estate. Il 24 giugno 1608, soltanto un anno dopo il miracolo, venne posta la prima pietra dal parroco di Ardesio. Nel 1691, terminarono i lavori di costruzione, e con pubblica delibera fu istituita la festività dell’Apparizione il giorno 23 giugno. Ancora oggi il 22 e 23 di giugno si celebra l’anniversario dell’Apparizione e questo evento religioso attrae centinaia fedeli, molti dei quali raggiungono a piedi il Santuario in segno di devozione o in onore di Ex-Voto fatti in seguito a una grazia ricevuta dalla Madonna di Ardesio. Ed è proprio per custodire e conservare gli ex-voto raccolti in oltre quattro secoli di devozione che tra le stanze del Santuario ancora si progetta e lavora per dare una collocazione definitiva alle devote promesse dei fedeli. La comunità di Ardesio è fortemente legata al suo Santuario che è il luogo del cuore di ogni Ardesiano. Da quattrocento anni tra le mura di marmo, estratto dalle montagne di Ardesio, risuonano preghiere, desideri, voti ed anche sofferenza e dolori affrontati da questa comunità. Il Santuario è casa e rifugio della fede che rimane intensa ed invariata da quattro secoli. Una fede che ha legato a doppio filo le vite degli abitanti di Ardesio al dolce viso della Vergine apparsa alle bambine.
Il Santuario di Ardesio è anche arte. Nonostante la semplicità dell’esterno, all’interno mostra la sua bellezza barocca, con pareti e volta piene di decori e opere che creano un grande effetto scenografico, uno stile decisamente contrastante rispetto al rinascimento sobrio. L’altare principale è in marmi policromi con pregevoli sculture tra cui quattro angioletti a tutto tondo in bronzo dorato. Sovrasta l’altare l’affresco dell’apparizione, affresco davanti al quale comparve la Vergine. Nello scurolo è posto il Gruppo statuario dell’Apparizione che viene portato ogni anno in processione dalla parrocchiale al Santuario, opera dei Perathoner di Ortisei nel 1943. Sempre nello scurolo è il Sepolcro con statue a grandezza naturale, scolpite dai Fantoni tra il 1771 e il 1782. Degno di nota anche l’Organo, opera del 1636 dell’artigiano Giovanni Rogantino da Morbegno. Ma a catturare l’occhio e a sovrastare il panorama del paese è l’imponente campanile, alto 68 metri e completamente in marmo.
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