I Luoghi del Cuore
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RUDERI DEL CASTELLO DI TUSA

RUDERI DEL CASTELLO DI TUSA

TUSA, MESSINA

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RUDERI DEL CASTELLO DI TUSA
I Ruderi del Castello di Tusa risalgono al XII-XVI sec. Si trovano sulla sommità di una collina, la parte più alta ed antica del Comune di Tusa, facente parte del quartiere 'Terra'. L'edificio fu anche una delle dimore principali della famiglia nobiliare dei Ventimiglia, una delle più importanti della Sicilia. Oggi dellantico maniero resta il solo muraglione meridionale appartenente al corpo parallelepipedo costituente il nucleo residenziale della fortezza; in tale residuo, dal poderoso spessore di circa due metri, è ancora leggibile limposta di una volta a botte a copertura continua sul vano a piano terra; superiormente sono ancora evidenti gli spiccati delle crociere che, in quattro campate, ricoprivano una grande sala di rappresentanza. Al centro del muraglione sbrecciato resiste unarcata ad ogiva che lascia ipotizzare uno degli accessi alla sala; alcune ammorsature indicano i punti dove altri corpi di fabbrica sinnestavano ortogonalmente allattuale rudere, tra essi limponente dongione che svettava sul volume del palazzo, così come ancora lo rappresentava il pittore Pietro Rogerio nel 1577; la parte meridionale del castello, negli anni 50 e 60 del Novecento, è stata abbondantemente scalzata dalle opere di sbancamento per ledificazione di un edificio scolastico (cfr. il quotidiano La Sicilia del Popolo, 12 novembre 8 Dicembre 1955); tuttavia in questa zona sono ancora leggibili tracce di alcuni ambienti terragni voltati a botte e giaciture dei setti murari confuse tra le macerie; i resti visibili sono in pietrame legato con abbondante malta di calce mentre i pennacchi delle crociere sono in mattoni di laterizio. Si Ringrazia il fotografo Christian Perrone per aver realizzato le fotografie.

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I Ruderi del Castello di Tusa risalgono al XII-XVI sec. Si trovano sulla sommità di una collina, la parte più alta ed antica del Comune di Tusa, facente parte del quartiere 'Terra'. L'edificio fu anche una delle dimore principali della famiglia nobiliare dei Ventimiglia, una delle più importanti della Sicilia. Oggi dellantico maniero resta il solo muraglione meridionale appartenente al corpo parallelepipedo costituente il nucleo residenziale della fortezza; in tale residuo, dal poderoso spessore di circa due metri, è ancora leggibile limposta di una volta a botte a copertura continua sul vano a piano terra; superiormente sono ancora evidenti gli spiccati delle crociere che, in quattro campate, ricoprivano una grande sala di rappresentanza. Al centro del muraglione sbrecciato resiste unarcata ad ogiva che lascia ipotizzare uno degli accessi alla sala; alcune ammorsature indicano i punti dove altri corpi di fabbrica sinnestavano ortogonalmente allattuale rudere, tra essi limponente dongione che svettava sul volume del palazzo, così come ancora lo rappresentava il pittore Pietro Rogerio nel 1577; la parte meridionale del castello, negli anni 50 e 60 del Novecento, è stata abbondantemente scalzata dalle opere di sbancamento per ledificazione di un edificio scolastico (cfr. il quotidiano La Sicilia del Popolo, 12 novembre 8 Dicembre 1955); tuttavia in questa zona sono ancora leggibili tracce di alcuni ambienti terragni voltati a botte e giaciture dei setti murari confuse tra le macerie; i resti visibili sono in pietrame legato con abbondante malta di calce mentre i pennacchi delle crociere sono in mattoni di laterizio. Si Ringrazia il fotografo Christian Perrone per aver realizzato le fotografie.
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