Per iscritti FAI biglietto ridotto per il Rossini Art Site a Briosco (MB)
DESCRIZIONE DELL'ENTE
Rossini Art Site è un parco di sculture di 10 ettari, adagiato tra i colli briantei, nel cuore verde del parco della Valle del Lambro. Proprio la sua posizione suggestiva ed il panorama mozzafiato che si schiude sulle Alpi con vedute incredibili e mutevoli, l’hanno reso il luogo ideale scelto dall’imprenditore e mecenate Alberto Rossini per ospitare la sua collezione di arte del Secondo Novecento, tra cui sono spiccano opere di artisti di fama internazionale come Pietro Consagra, Bruno Munari, Giò Pomodoro, Fausto Melotti, Andrea Cascella e Grazia Varisco, per citarne alcuni. Rossini Art Site riflette in molti aspetti il desiderio del suo fondatore di creare uno spazio flessibile ed accogliente, un luogo in cui un pubblico vasto ed eterogeneo è invitato a sperimentare un’esperienza non convenzionale dell’arte moderna e contemporanea, senza rinunciare all’aspetto ludico di una giornata all’aperto, immersi nella natura di un luogo incantevole e pacifico.
COSA SI PUO' VISITARE
in piccolo, ma molto significativo, nucleo di opere esposte all’interno del Rossini Art Site è costituito dalle sculture di quegli autori che, per primi in Italia, intrapresero la rivoluzione dell’astrazione in scultura. Ovvero coloro che dall’immediato dopoguerra alla metà degli anni Sessanta ruppero la tradizione della figurazione per avvicinarsi alle ricerche che i pionieri dell’astrattismo stavano portando avanti in pittura già a partire dagli anni ‘10.Fanno parte di questo gruppo, artisti come Mario Negri, Lorenzo Pepe, Andrea Cascella, Francesco Somaini, Giò Pomodoro, Quinto Ghermandi tutti presenti nelle più importanti collezioni pubbliche italiane e all’interno del Rossini Art Site.
Il cuore della Collezione Rossini è certamente rappresentato dai rivoluzionari protagonisti del panorama artistico italiano della seconda metà del Novecento. Il Movimento Arte Concreta, l’Informale e, più in generale, quello che viene definito Astrattismo Europeo furono certamente le correnti più seguite e amate da Alberto Rossini, che, oltre a raccogliere una collezione veramente significativa di opere di questi movimenti, divenne amico e mecenate di molti dei protagonisti. Pur appartenendo a gruppi artistici diversi e rifacendosi a ricerche estetiche parzialmente differenti, Turcato, Consagra, Leoncillo, Munari, Melotti ed alcuni altri, dettarono le regole di un nuovo modo di fare scultura, scevro di simbolismi o riferimenti psicologici, ma generato dalle impressioni che le forme, la materia e i colori della realtà imprimono sugli artisti e sugli equilibri che ne possono nascere. Da maggio 2018 è stata inaugurata presso Rossini Art Site una nuova area espositiva presso cui hanno finalmente trovato spazio le opere della collezione Rossini realizzate da Jean Tinguely in collaborazione con la sua ultima compagna Milena Palakarkina: grandi sculture metameccaniche (azionabili dal pubblico) composte da fili metallici, ferri in movimento e rotanti a velocità variabile, poste come satira della macchina e della sovrapproduzione di beni materiali nella nostra società.
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