Il Rione Terravecchia costituisce la parte più alta e più antica dell'abitato da cui nel 1688 franò l'attuale rione Dirupo. In esso sono ubicati il castello, l'antica porta del paese, la Chiesa Madre, la Chiesetta dell'Annunziata e i ruderi della chiesa della Madonna della Stella e diversi palazzi gentilizi. Vi è situato il torrione dell'acquedotto dell'Agri, di epoca fascista. Il Rione Dirupo, anticamente chiamato Casalnuovo, ha successivamente preso il nome dalla rovinosa frana del 1688, sulle rovine della quale fu costruito. Anticamente gli artigiani, piccoli massari e contadini, ebbero la forza e l'orgoglio di ricostruire le loro case sulle rovine di quelle precedenti. Caratterista del rione sono le lammie, tipiche casette bianche allineate, esempi di architettura semplice e spontanea e la chiesetta dell'Immacolata Concezione.