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CHIESA PARROCCHIALE  E CRIPTA DI SAN POSSIDONIO (MODENA)

CHIESA PARROCCHIALE E CRIPTA DI SAN POSSIDONIO (MODENA)

SAN POSSIDONIO, MODENA

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CHIESA PARROCCHIALE E CRIPTA DI SAN POSSIDONIO (MODENA)
La Parrocchiale di San Possidonio (Chiesa) Titolo della Parrocchia: Prevostura La Chiesa Parrocchiale, costruita nel 1764, conserva i resti della precedente Chiesa preromanica del Sec. IX. La Chiesa, con elegante facciata, ha tre navate semplici ed austere e un imponente cupola che poggia su massicce colonne rotonde. Contiene altresì alcune opere d'arte di buon valore, tra cui un pregevole quadro del 600, opera di Sante Peranda raffigurante Laura Pico con San Possidonio. Suggestiva la Cripta, seppure rimaneggiata, che rappresenta la parte originale della Chiesa romanico matildica. Attiguo alla Chiesa l'alto e snello campanile (42 m compresa la croce secondo per altezza nella diocesi di Carpi) gugliato, che racchiude un concerto di 5 (cinque) campane (unico della bassa), di cui la grossa del Ruifini di Reggio Emilia, del 1764, e la altre del Brighenti Cesare, di Bologna, del 1948: recupero di guerra. Chiesa sotterranea oggi Cripta dei Caduti "Cripta" Di questa chiesa, sottostante alla bella e imponente opera settecentesca di cui noi Possidiesi possiamo andare fieri, non abbiamo purtroppo notizie storiche certe. Si sono fatte solo supposizioni e scritte cose non solo non provate ma neppure verosimili. S’ è detto che fosse la parte restante della chiesa Matildica semisommersa dalle alluvioni del Secchia, ma la tesi non sta in piedi per la semplice ragione che le fondamenta della chiesa attuale non possono essere su quelle vecchie del millecento inadeguate sostenere una tale mole. Don BUSSETTI testimonia in un suo schizzo a matita, conservato nell’archivio parrocchiale, che durante la pavimentazione della cripta, da lui restaurata negli anni 30, ha scoperto le fondamenta della vecchia chiesa ( probabilmente la matildica che dunque era più corta dell’attuale.) In conclusione la chiesa sotterranea è contemporanea a quella di sopra ed è nata dalle esigenze di fare in modo che la nuova costruzione, fatta molto più in alto del piano di campagna, non facesse la fine della precedente interrata dalle alluvioni. Era ed è un vanto per noi Possidiesi dire che il pavimento della nostra chiesa è alto come l’argine del Secchia. La chiesa parrocchiale domina con la sua mole il piccolo centro di San Possidonio, impreziosendone la piazza con la monumentale abside e l'elegante campanile costruito tra il 1740 e il 1748. L'elegante facciata volta a ponente. Una gradinata immette nella chiesa, il cui pavimento è sopraelevato rispetto alla piazza La chiesa attuale fu costruita tra il 1764 e il 1794 col concorso dei parrocchiani e la volontà del marchese Achille Tacoli, feudatario di San Possidonio. Edificata su disegno di Francesco Iori di Reggio Emilia, sorge sul luogo di una chiesa matildica semisepolta dalle alluvioni del fiume Secchia. Durante i lavori di abbattimento dell'antica costruzione e gli scavi per le fondamenta della nuova, furono rinvenute a più di sei metri di profondità, le reliquie di San Possidonio che ora sono conservate nella chiesa.

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La Parrocchiale di San Possidonio (Chiesa) Titolo della Parrocchia: Prevostura La Chiesa Parrocchiale, costruita nel 1764, conserva i resti della precedente Chiesa preromanica del Sec. IX. La Chiesa, con elegante facciata, ha tre navate semplici ed austere e un imponente cupola che poggia su massicce colonne rotonde. Contiene altresì alcune opere d'arte di buon valore, tra cui un pregevole quadro del 600, opera di Sante Peranda raffigurante Laura Pico con San Possidonio. Suggestiva la Cripta, seppure rimaneggiata, che rappresenta la parte originale della Chiesa romanico matildica. Attiguo alla Chiesa l'alto e snello campanile (42 m compresa la croce secondo per altezza nella diocesi di Carpi) gugliato, che racchiude un concerto di 5 (cinque) campane (unico della bassa), di cui la grossa del Ruifini di Reggio Emilia, del 1764, e la altre del Brighenti Cesare, di Bologna, del 1948: recupero di guerra. Chiesa sotterranea oggi Cripta dei Caduti "Cripta" Di questa chiesa, sottostante alla bella e imponente opera settecentesca di cui noi Possidiesi possiamo andare fieri, non abbiamo purtroppo notizie storiche certe. Si sono fatte solo supposizioni e scritte cose non solo non provate ma neppure verosimili. S’ è detto che fosse la parte restante della chiesa Matildica semisommersa dalle alluvioni del Secchia, ma la tesi non sta in piedi per la semplice ragione che le fondamenta della chiesa attuale non possono essere su quelle vecchie del millecento inadeguate sostenere una tale mole. Don BUSSETTI testimonia in un suo schizzo a matita, conservato nell’archivio parrocchiale, che durante la pavimentazione della cripta, da lui restaurata negli anni 30, ha scoperto le fondamenta della vecchia chiesa ( probabilmente la matildica che dunque era più corta dell’attuale.) In conclusione la chiesa sotterranea è contemporanea a quella di sopra ed è nata dalle esigenze di fare in modo che la nuova costruzione, fatta molto più in alto del piano di campagna, non facesse la fine della precedente interrata dalle alluvioni. Era ed è un vanto per noi Possidiesi dire che il pavimento della nostra chiesa è alto come l’argine del Secchia. La chiesa parrocchiale domina con la sua mole il piccolo centro di San Possidonio, impreziosendone la piazza con la monumentale abside e l'elegante campanile costruito tra il 1740 e il 1748. L'elegante facciata volta a ponente. Una gradinata immette nella chiesa, il cui pavimento è sopraelevato rispetto alla piazza La chiesa attuale fu costruita tra il 1764 e il 1794 col concorso dei parrocchiani e la volontà del marchese Achille Tacoli, feudatario di San Possidonio. Edificata su disegno di Francesco Iori di Reggio Emilia, sorge sul luogo di una chiesa matildica semisepolta dalle alluvioni del fiume Secchia. Durante i lavori di abbattimento dell'antica costruzione e gli scavi per le fondamenta della nuova, furono rinvenute a più di sei metri di profondità, le reliquie di San Possidonio che ora sono conservate nella chiesa.
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