L'edificio apparteneva alla nobile famiglia Gaddi che vi si stabilì nella seconda metà del Cinquecento. Dopo aver acquisito il titolo comitale nel 1652, i Gaddi trasformarono il palazzo in una sontuosa dimora barocca con la realizzazione dello scenografico scalone e del grande salone al piano nobile. La cupola dello scalone si imposta su un alto tamburo ellittico; in essa è rappresentata la scena del "Trionfo di Zefiro e Flora", opera di un pittore di ambito cignanesco. Dallo scalone si accede al grande salone al piano nobile in cui si conservano ritratti di personaggi della famiglia Gaddi e tre grandi tele raffiguranti "Fatiche di Ercole", anch'esse opera di un pittore di ambito cignanesco.
Il Palazzo ospita attualmente il Museo del Risorgimento "A. Saffi" e il Museo Romagnolo del Teatro.