Per gli iscritti FAI riduzione del 20% per le visite guidate presso Palazzo Biscari a Catania.
Le visite devono essere organizzate da Palazzo Biscari srl
Il palazzo dei Paternò Castello, Principi di Biscari è, assieme al Monastero dei Benedettini San Nicolò l’Arena, l’edificio più importante e noto dell’architettura settecentesca a Catania. Sorge su un tratto delle mura cinquecentesche della Città, sulle quali, subito dopo il terremoto del 1693, Ignazio Paternò Castello III Principe di Biscari (m. 1699), ottenne il permesso di elevare il palazzo dal luogotenente generale Giuseppe Lanza duca di Camastra, artefice della ricostruzione di Catania, inviato del Re di Spagna Carlo II d’Asburgo. Il palazzo appartenne per intero ai Principi di Biscari fino alla metà del scolo XIX, quindi, per vari passaggi di successione, divenne proprietà dei Moncada Paternò Castello, un ramo dei Paternò Castello. Sin dal 1971 il palazzo ha ospitato mostre e concerti. Ha visto il debutto de I Vivai del Sud, i concerti della Associazione Musicale Etnea (con Nikita Magaloff), la visita della Regina Madre di Inghilterra
Palazzo Biscari aderisce alla rete europea “Le Dimore del Quartetto”, che valorizza giovani quartetti d’archi e le dimore storiche in un’economia circolare.
Il palazzo è ancora oggi in gran parte abitato dai discendenti della famiglia e i suoi saloni principali sono spesso usati per manifestazioni di prestigio di carattere mondano e culturale. Gran parte delle collezioni raccolte nel museo del principe di Biscari sono state donate al comune e trasferite al Museo Civico di Castello Ursino.
Il prospetto su via Museo Biscari non ha alcun rilievo ad eccezione del portale, il maggiore a Catania per dimensioni e ricchezza, “assettato” i primi del’700 e recante il pennone genealogico di Vincenzo IV° principe. Il vasto cortile, già ricco di alberi, aiuole, pergolati, oggi purtroppo spoglio, termina con un’importante scalinata che ascende ad una grande sala che accoglie numerose tele con i feudi di casa Biscari. Da lì si passa nella Sala Verde, ricca di quadri e sovraporte, con un bel pavimento di cotto con intarsi di pietra bianca di Siracusa. La Sala rossa successiva ospita grandi ritratti degli eminenti personaggi di Casa Biscari. La sala immette nel grande Salone detto “dell’Orchestra”, grande e bell’esempio di rococò con influenze di gusto napoletano. Lo tappezzano grandi sovraporte con vedute della capitale, Napoli, e dintorni.
Gli affreschi sul soffitto celebrano la gloria di casa Biscari e, cosa di grande e singolare rilievo, la volta del salone si apre al suo culmine con grande ballatoio che ne riprende il contorno ovale; esso è limitato da una ringhiera e sotto la cupola che conclude il salone prendevano posto i musici, a stento visibili da chi stava sotto. Molto interessante una piccola suite, gli appartamenti privati dei padroni di casa che accoglie una stanza foderata da una boiserie in legno di rosa ed un pavimento “a commesso” (cioè, grosso modo, a mosaico), ottenuto assemblando con gusto frammenti di marmo romani.
Il palazzo dei Paternò Castello, Principi di Biscari è, assieme al Convento dei Benedettini San Nicolò l’Arena, l’edificio più importante e noto dell’architettura settecentesca a Catania. Sorge su un tratto delle mura cinquecentesche della Città, sulle quali, subito dopo il terremoto del 1693, Ignazio Paternò Castello III° Principe di Biscari (m. 1699), ottenne il permesso di elevare il palazzo dal luogotenente generale Giuseppe Lanza duca di Camastra, artefice della ricostruzione di Catania, inviato del Re di Spagna Carlo II d’Asburgo. Il figlio Vincenzo ( 1685-1749) IV° principe, proseguì l’opera e il nipote Ignazio V° (1714-1786) la completò, dedicandone ampli locali alla costituzione di un Museo archeologico, numismatico, naturalistico aperto a tutti gli studiosi. Il palazzo appartenne per intero ai Principi di Biscari fino alla metà del scolo XIX, quindi, per vari passaggi di successione, divenne proprietà dei Moncada Paternò Castello, un ramo dei Paternò Castello. Il salone centrale, o delle feste, è sormontato dalla loggia della musica dove i musicisti salivano attraverso una scala che il principe Ignazio definì a forma di "fiocco di nuvola". Sin dal 1971 il palazzo ha ospitato mostre e concerti. Ha visto il debutto de I Vivai del Sud, i concerti degli Amici della Musica (con Nikita Magaloff), la visita della Regina Madre di Inghilterra (in foto). Il palazzo è ancora oggi in gran parte abitato dai discendenti della famiglia e i suoi saloni principali sono spesso usati per manifestazioni di prestigio di carattere mondano e culturale. Gran parte delle collezioni raccolte nel museo del principe di Biscari sono state donate al comune e trasferite al Museo Civico di Castello Ursino.