Il Museo Filippa è il più antico museo di istituzione civica in Piemonte, la sua importanza travalica i confini della realtà valsesiana inserendosi a pieno titolo tra i “piccoli musei” più importanti della Regione Piemonte. Il Museo G. B. Filippa fu fondato nel 1836 a seguito della donazione al Comune di Rimella delle collezioni di Giovanni Battista Filippa (1778-1838), avventuroso soldato (aveva partecipato alle Campagne Napoleoniche in Spagna) e curioso emigrante nativo di Rimella, con lo scopo di far conoscere agli abitanti del suo paese la realtà e la molteplicità degli aspetti di vita al di fuori del loro piccolo villaggio. All’epoca della sua costituzione il Museo Filippa, “gabinetto di curiosità e cose rare”, figurava uno dei primi e dei pochissimi musei aperti in Piemonte, al di fuori di Torino. Sono gli anni delle grandi scoperte scientifiche, ma la circolazione delle idee, dei libri e dei disegni – non esisteva ancora la fotografia – nei piccoli centri lontani dalle vie di comunicazione, era limitatissima. Rimella si raggiungeva a piedi da Varallo in 5-6 ore di cammino. In un mondo chiuso in cui si faticava a sopravvivere con gli stentati frutti della terra e dell’allevamento e dove l’unica fonte di informazione erano i racconti degli emigranti, questa esposizione che permetteva di vedere e toccare oggetti curiosi provenienti da tutto il mondo, era un’opportunità eccezionale e incredibile. Le collezioni museali si incrementarono col tempo grazie a donazioni. Il Museo raccoglie preziose collezioni di varia natura (monete, conchiglie, campioni di legno ecc.), documenti e oggetti curiosi di valore storico e documentario che permettono di configurare il museo come una piccola Wunderkammer. Il Museo, che è stato oggetto di un completo e attento riallestimento nei primi anni Duemila, è anche dotato di una postazione multimediale e di vari monitor che proiettano filmati a ciclo continuo. Si presenta oggi come un museo rinnovato e accattivante che necessita di essere conosciuto e apprezzato da un più vasto pubblico. A breve distanza dal Museo Filippa si trova la “Quadreria di Cornelia” che raccoglie oltre 130 opere di Cornelia Ferraris (1909-1983) artista dalla personalità poliedrica che ha dipinto e disegnato la Rimella degli anni Trenta e Quaranta del Novecento lasciando un autentico ritratto della Comunità di quegli anni (persone, paesaggi, case ecc…). A Rimella in frazione Sella è invece possibile visitare il Museo Etnografico Walser che indaga la cultura materiale e immateriale del sistema agro-silvo-pastorale della montagna rimellese.
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Il Museo Filippa è il più antico museo di istituzione civica in Piemonte, la sua importanza travalica i confini della realtà valsesiana inserendosi a pieno titolo tra i “piccoli musei” più importanti della Regione Piemonte. Il Museo G. B. Filippa fu fondato nel 1836 a seguito della donazione al Comune di Rimella delle collezioni di Giovanni Battista Filippa (1778-1838), avventuroso soldato (aveva partecipato alle Campagne Napoleoniche in Spagna) e curioso emigrante nativo di Rimella, con lo scopo di far conoscere agli abitanti del suo paese la realtà e la molteplicità degli aspetti di vita al di fuori del loro piccolo villaggio. All’epoca della sua costituzione il Museo Filippa, “gabinetto di curiosità e cose rare”, figurava uno dei primi e dei pochissimi musei aperti in Piemonte, al di fuori di Torino. Sono gli anni delle grandi scoperte scientifiche, ma la circolazione delle idee, dei libri e dei disegni – non esisteva ancora la fotografia – nei piccoli centri lontani dalle vie di comunicazione, era limitatissima. Rimella si raggiungeva a piedi da Varallo in 5-6 ore di cammino. In un mondo chiuso in cui si faticava a sopravvivere con gli stentati frutti della terra e dell’allevamento e dove l’unica fonte di informazione erano i racconti degli emigranti, questa esposizione che permetteva di vedere e toccare oggetti curiosi provenienti da tutto il mondo, era un’opportunità eccezionale e incredibile. Le collezioni museali si incrementarono col tempo grazie a donazioni. Il Museo raccoglie preziose collezioni di varia natura (monete, conchiglie, campioni di legno ecc.), documenti e oggetti curiosi di valore storico e documentario che permettono di configurare il museo come una piccola Wunderkammer. Il Museo, che è stato oggetto di un completo e attento riallestimento nei primi anni Duemila, è anche dotato di una postazione multimediale e di vari monitor che proiettano filmati a ciclo continuo. Si presenta oggi come un museo rinnovato e accattivante che necessita di essere conosciuto e apprezzato da un più vasto pubblico. A breve distanza dal Museo Filippa si trova la “Quadreria di Cornelia” che raccoglie oltre 130 opere di Cornelia Ferraris (1909-1983) artista dalla personalità poliedrica che ha dipinto e disegnato la Rimella degli anni Trenta e Quaranta del Novecento lasciando un autentico ritratto della Comunità di quegli anni (persone, paesaggi, case ecc…). A Rimella in frazione Sella è invece possibile visitare il Museo Etnografico Walser che indaga la cultura materiale e immateriale del sistema agro-silvo-pastorale della montagna rimellese.