Mastodontico esemprio di architettura industriale, la struttura del Mulino Saini di Cressa, a partire dal 1922 anno del primo insediamento produttivo fu una realtà unica sul territorio novarese e ebbe grande importanza a livello nazionale per la raccolta e la lavorazione dei cereali dando lavoro a
decine di Cressesi.
Mulino a grano tenero, era in grado di produrre dai 200/300 quintali al giorno. Con il passare del tempo il primo impianto di produzione si è ingrandito subendo interventi di ammodernamento che lo portarono nel 1934 a toccare una produzione annua di circa 1500 quintali al giorno, con tecnologie all'avanguardia per quei tempi.
L'attività del mulino Saini continuo' fino ai primi anni 60 quando a seguito di un incendio venne quasi completamente distrutto.
Dopo la ricostruzione riprese l'attività e fu convertito in mangimificio ed essicatoio.
Dopo l'acquisizione da parte del consorzio agrario il mulino ando' incontro ad un lento ed inesorabile declino rimanendo attivo a fasi alterne fino agli anni 80 quando le attività terminarono definitivamente.
Abbandonati a se stessi tra l'incuria e il degrado del tempo i laboratori e le strutture sono ormai fantasmi di una grande realtà industriale.