Così chiamata dall'800, è importante per le sue facciate decorate a "sgraffito", risalenti all'epoca della Massa Picta albericiana (II metà del '500). Al piano primo, lato via Zoppi, corone di foglie circondano simboli araldici legati ad Alberico I Cybo Malaspina; lato via Cavour, contengono busti di uomini illustri dell'età romana, protagonisti di eventi bellicosi a cui seguirono epoche di pace. Al piano secondo, disegni di aquile, figure umane, mascheroni, vasi e cesti ricolmi di fiori e frutti evocano il tema dell'abbondanza e della prosperità. Il significato simbolico dei graffiti, la singolarità di alcune raffigurazioni e il fatto che l'edificio fosse immediatamente visibile entrando da Porta del Pino, fanno del palazzo uno dei "superstiti" più significativi di Massa Picta, una sorta di manifesto politico celebrativo del regno di Alberico I, il principe fondatore di Massa Nova.