Sabbia bianca e scogliere spettacolari caratterizzano le spiagge paradisiache della Costa degli Dei.
Ci troviamo nella baia di Sant’Irene il cui nome deriverebbe da una chiesa ormai andata completamente distrutta, ubicata in una vicina contrada omonima.
Sul piccolo tratto di spiaggia era presente in passato un vecchio seminario abbandonato e oggi trasformato in un resort.
Una parte della spiaggia è occupata dal lido, il resto è spiaggia libera.
Il fondale del mare discende lentamente e quindi per diversi metri è una piscina naturale, dove possono divertirsi i più piccoli ma anche chi vuole coccolarsi.
Se siete degli amanti di snorkeling e immersioni, allora vi trovate nel posto giusto.
Oltre ai fondali marini vi suggeriamo di fare qualche bracciata in più e raggiungere lo scoglio della Galea o Praca, posto a circa 120 metri di distanza dalla spiaggetta e intorno al quale ruotano leggende di sirene e pirati.
La baia di Sant’Irene è nota anche come la Baia delle Sirene e dei pirati, per via delle storie che ruotano attorno allo scoglio della Galera o Praca.
Questa roccia naturale è cosi nota per la sua particolare forma che per via delle numerose cavità, ricorderebbe delle cellette.
Anche in questo caso, ripercorrendo le leggende e le storie di questo luogo incantato, risaliamo al mito greco.
È proprio qui, infatti, tra lo scoglio della Galea che sorgevano le famose isole Itacesie, cosi denominate in memoria della patria di Ulisse.
Sembrerebbe che lo scoglio della Galea sarebbe l’unico monumento naturale, testimone di questo arcipelago.
Inoltre diversi scogli che si trovano lungo il piccolo tratto di costa mantengono ancora oggi delle forme insolite e talvolta strane, tanto da spiegare il perché della presenza delle sirene su questa spiaggia, nei racconti popolari.
Proprio per questo motivo s’ipotizza che il nome originario della Spiaggia di Sant’Irene, fosse Spiaggia delle Sirene.
Tornando allo scoglio della Galera esiste una spiegazione leggendaria e un’altra di carattere storico.
La leggenda narra che sullo scoglio venissero imprigionati e condannati a una morte lunga e dolorosa i pirati che osavano rubare il tesoro nascosto all’interno del costone roccioso.
La possibile posizione del tesoro dei pirati nel costone roccioso di Sant’Irene è ancora visibile dall’esterno.
Quando vi troverete davanti lo scoglio della Galea voltatevi e puntate lo sguardo verso il costone di roccia subito di fronte a voi.
Noterete sulla parete una piccola cavità. Sembrerebbe proprio che li sia custodito il tesoro. Vi suggeriamo di non avvicinarvi perché nessuno è mai riuscito ad averlo.