Narrate, gente, la vostra terra: ascolta il racconto di Laura Zona

Il Lago di Viverone, di origine glaciale e forma ellittica, si trova nel cuore dell’anfiteatro morenico di Ivrea, originatosi durante l'ultima era glaciale, il Pleistocene, quando i ghiacciai alpini erano estesi fin nelle valli prealpine, e ne scavarono e modellarono il terreno. Le sue rive occidentali e meridionali sono selvagge e coperte di fitta vegetazione, a Nord, invece, sono attrezzate con strutture di accoglienza turistica e piccole spiagge. La ricca fauna e flora ne costituiscono un prezioso patrimonio naturale, tanto che, nel 1971, la Convenzione di Ramsar decreta il lago come “zona umida di importanza internazionale”, per il suo ruolo nella conservazione degli uccelli acquatici migratori. Il lago ha anche una grande rilevanza storica per le testimonianze della civiltà palafitticola dell’età del bronzo: i resti degli insediamenti abitativi hanno portato all'inclusione del sito nel patrimonio mondiale dell'UNESCO come parte dei "Siti palafitticoli preistorici dell'arco alpino". Tra la costa settentrionale e la retrostante Serra Morenica d’Ivrea, passa la via Francigena. Lungo il celebre cammino sono sorte, tra l'XI e il XIII secolo, chiese romaniche e centri di accoglienza per i pellegrini diretti a Roma; ma anche castelli e piccoli borghi fortificati. In conclusione, il Lago di Viverone, con la sua origine glaciale, la sua biodiversità e le importanti testimonianze archeologiche, rappresenta una gemma del Piemonte, capace di affascinare sia gli amanti della natura che gli appassionati di storia e cultura.