In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Il rifugio dell'anima è un luogo senza tempo: situato in contrada San Lorenzo lo Vecchio a Laterza, a ridosso di via Concerie e nei pressi del Santuario Mater Domini, conserva tutte le caratteristiche dei Giardini pensili che da sempre contraddistinguono la parte vecchia del paese.
Varcata la porta, ci si ritrova in un ampio giardino con un camminamento in pietra che delimita una zona dove anticamente vi erano i roseti. Sulla destra si può notare un sistema per la raccolta delle acque che venivano incanalate in una cisterna in pietra. Attraverso un piccolo viale si sale fino a giungere al vero e proprio giardino pensile con un colonnato in pietra e alberi da frutto quali noci e melograni.
Sempre dalla porta di accesso si può ammirare una serie di ingressi che immettono ad altrettante cantine: 15 porte con numeri civici in ceramica a delimitare le zone dove altrettanti affittuari facevano il vino. I proprietari, infatti, erano soliti affittare queste cantine a chi aveva la necessità di un luogo per la produzione di vino, spesso a livello familiare. Gli ambienti sono comunicanti fra loro attraverso una sorta di ambulacro che i proprietari attuali chiamano affettuosamente la "Grotta di Polifemo". La vera sorpresa, tuttavia, è un piccolo viale che porta ad un giardino con un tavolino e delle panche in pietra all'ombra di un maestoso albero: una porta in ferro cela un piccolo scrigno, una camera a pianta quadrata completamente affrescata e con un focolare ai lati del quale si aprono due piccole alcove. La parete di sinistra presenta un affresco con la città e il santuario di Loreto; sulla parete di fronte, ai lati del camino, scene di vita quotidiana, a destra un affresco, mal conservato lascia intravedere un paio di figure e sulla controfacciata due affreschi che rappresentano una coppia di signori in abiti sontuosi e una scena probabilmente in un'osteria. Sulla porta d'ingresso un affresco che rappresenta una coppa.
Durante le Giornate FAI di Primavera avremo la possibilità di accedere a questa interessantissimo luogo, normalmente chiusa perché di proprietà privata, e scopriremo la storia di questi ambienti e il loro utilizzo attraverso i secoli. Questo piccolo gioiello, i cui affreschi sono ancora da studiare e da svelare, vale davvero una visita.