Per iscritti FAI biglietto ridotto per la visita alle Grotte del Caglieron a Fregona (TV)
3° CLASSIFICATO AL CENSIMENTO DE I LUOGHI DEL CUORE DEL FAI NEL 2016, HA BENEFICIATO DI UN CONTRIBUTO DI 30.000 € SCOPRI DI PIU'
DESCRIZIONE ENTE
Situate in località Breda di Fregona, sulle pendici del monte Cansiglio, le grotte sono costituite da un suggestivo insieme creato da processi di erosione naturale e da grandi cavità artificiali. Il complesso è nato intorno a una profonda fossa naturale incisa dal torrente Caglieron, che qui forma numerose cascate, alte parecchi metri e che nell’area più profonda si arricchisce di grandi concrezioni calcaree, le quali chiudono in parte la volta, dando all'insieme l'aspetto di una suggestiva grotta naturale. Vi si innestano poi grandi cavità artificiali, che raccontano la storia secolare, iniziata già nel XVI secolo, dell'estrazione dell'arenaria, la tipica "pietra dolza", il materiale da costruzione che ancora oggi si può osservare nei palazzi più antichi della vicina Vittorio Veneto. Gli strati di arenaria sono inclinati anche oltre i 45°, circostanza che portò a lasciare durante l’attività estrattiva possenti colonne naturali a sostegno della volta, creando così questi ambienti peculiari e suggestivi. Dato il notevole contenuto di calcare delle acque nel corso dei secoli si sono formate cortine, stalattiti e stalagmiti delle più varie forme e colori. In questo habitat particolare è stata riscontrata la presenza del Niphargus, un piccolo crostaceo attualmente oggetto di studio.
COSA VEDERE
L’inizio del percorso, lungo circa 1 km, è situato in via Ronzon, poco dopo il Centro Visite; tramite una passerella pedonale che attraversa il torrente Caglieron, si scende su di un largo sentiero, passando sotto al ponte della strada Provinciale. Lungo il percorso si incontrano numerosi pannelli descrittivi e, sulla destra, si apre una grotta molto ampia (grotta dei Breda), caratterizzata dalle colonne inclinate che sostengono gli strati di arenaria formanti il soffitto. Poco più avanti, sulla sinistra, una passerella in legno conduce alla grotta per l’affinamento del formaggio di grotta (grotta di San Lucio) del caseificio Soligo. Al termine del percorso nella forra, il sentiero attrezzato ci conduce ad un antico mulino (ristorante) e, seguendo le segnalazioni in loco, si arriverà al Mulinetto, struttura storica sviluppata su due piani. Aperta al pubblico per mostre fotografiche, eventi ma anche per la semplice visita che, salendo al 2° piano, regala una piacevole veduta sulla cascata vicina. Il percorso si conclude uscendo direttamente sulla Provinciale 151, quasi difronte ad una grotta (grotta di Santa Barbara), in precedenza utilizzata come fungaia e ora in sistemazione per l’utilizzo futuro come laboratorio didattico. In realtà quelle qui visitabili sono solo una parte delle cavità esistenti; altre “grotte” analoghe sono scaglionate per tutta la parte alta del territorio, fino al Masarè sopra borgo Ciser. Una di queste, passato il ponte sulla provinciale, è stata dedicata dalla devozione degli abitanti alla Madonna.
Le Grotte del Caglieron, apprezzate sia in estate per la frescura che in inverno per le stupende stalattiti di ghiaccio, sono punto di riferimento per laboratori di educazione ambientale e meta ogni anno di migliaia di visitatori.
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