30 giugno 2023
Venerdì 30 giugno presso il Centro Visite del Parco delle Grotte del Caglieron è stato presentato il progetto di valorizzazione realizzato grazie al contributo messo a disposizione FAI e Intesa Sanpaolo nell’ambito dell’ottava edizione del censimento “I Luoghi del Cuore”.
Nel 2016, infatti, il Parco fu votato da 36.789 persone e raggiunse la terza posizione nella classifica nazionale, ottenendo così un finanziamento diretto di 30.000 euro, destinato a una maggiore valorizzazione delle Grotte e delle tradizioni a esse legate.
Questo importante risultato, ottenuto grazie all’attivazione del Comitato “Insieme per la tutela e la valorizzazione del Parco delle Grotte del Caglieron”, senza il cui impegno esso non sarebbe stato raggiunto, ha visto il coinvolgimento del Comune di Fregona, co-finanziatore del progetto e della ProLoco, che ne ha curato la realizzazione.
Ora si può fruire di una piccola area museale all’interno del centro visite: dopo il restauro e la catalogazione degli attrezzi utilizzati dagli scalpellini per la lavorazione della “Piera Dolza”, questi sono stati esposti all’interno della sala, accompagnati da pannelli didattici e didascalie e da un filmato relativo al processo di lavorazione della pietra. Inoltre, una nuova segnaletica permette l’orientamento nella rete di sentieri del Caglieron e sono stati ultimati i lavori di riqualificazione del sentiero di ingresso alla “Grotta FAI”, nei pressi della quale è stato installato un nuovo pannello didattico.
Il Parco delle Grotte del Caglieron è situato in località Breda in Fregona (TV) ed è facilmente raggiungibile in pochi minuti dalla vicina Vittorio Veneto, ove convergono tutte le principali arterie di comunicazione su Venezia, verso il Cadore e Cortina d’Ampezzo. Il complesso di cavità delle Grotte è costituito per la maggior parte da ex cave di arenaria, una pietra tenera detta appunto “Piera Dolza” (pietra dolce) per la sua facile lavorabilità, la cui formazione risale al periodo Miocenico e che sorge in abbondanza proprio sulle ripide pareti verticali della forra scavata dal torrente Caglieron. La “Piera Dolza” veniva utilizzata, dal ’500 fino alla metà del secolo scorso, per la costruzione di stipiti, gradini, architravi e ornamenti, tra cui si distinguono parecchi componenti del prestigioso campanile di Fregona, oltre a molti edifici di Vittorio Veneto. Data la pendenza del sito, il corso d’acqua scorre in profondità nell’orrido dopo una serie di suggestive cascate, ognuna delle quali presenta alla base delle conche dette “marmitte” (cagliere), dovute all’erosione delle acque. Un suggestivo sentiero attraversa la forra grazie a passerelle sospese, alternate a punti panoramici che, lungo il corso del torrente, offrono al visitatore elementi del paesaggio rurale composto da mulini e dal borgo dello scalpellino.
Il Parco rappresenta un unicum nel suo genere anche per l’importanza storico-naturalistica del sito stesso. È infatti degno di nota l’inquadramento del sito nel contesto pre-alpino, alle pendici della foresta del Cansiglio, da cui la Repubblica Veneta ricavava il legno per i remi delle imbarcazioni. Si rilevano inoltre tracce di insediamenti umani all’interno del parco sin dall’epoca paleoveneta; la particolare posizione e il clima favorevole hanno visto insediarsi comunità in epoca romana, longobarda e più recentemente della dinastia dei “Da Camino”, che avevano costruito un castello nella vicina frazione di Piai.
Nella forra vi è un ideale microclima fresco-umido e una scarsità di illuminazione favorevoli allo sviluppo delle felci: proliferano la Lingua di Cervo (Phyllitis scolopendrium), l’Asplenium trichomanes e il Cyrtomium fortunei.
All’imboccatura delle Grotte, laddove è presente un minimo accumulo di substrato e fin dove filtra la luce, si trovano frequenti popolamenti di briofite (muschi di specie diverse, epatiche, licheni, alghe) in associazione al Capelvenere (Adianthum capillus-veneris) che, all’uscita della Grotta naturale, verso valle, riveste totalmente la parete. I vicini sentieri, che si inerpicano sul Monte Pizzoc (1.565 mt), integrano un patrimonio naturalistico inestimabile, fruibile da tutti.
Gli oltre 70.000 visitatori registrati annualmente sono un’ulteriore prova dell’interesse scaturito con il Censimento “I Luoghi del Cuore”; grazie alla visibilità portata dal Censimento si è dato il via a un nuovo progetto di sviluppo territoriale del luogo, anche attraverso una proficua collaborazione tra i vari portatori di interesse.
Anche nel momento più critico – si ricorda che il Caglieron, durante questi anni di crescita e sviluppo, è stato duramente segnato dall’alluvione del 6 dicembre 2020 – lo sconforto per la devastazione si è trasformato in forza e caparbietà per la ricostruzione, grazie all’Amministrazione di Fregona che ha gestito l’emergenza nella piena cooperazione con le Associazioni locali.
Ines Lanfranchi Thomas, Presidente regionale FAI Veneto ha commentato: «Il censimento I Luoghi del Cuore in Veneto è sempre molto partecipato: l'ultima edizione ha visto sei luoghi superare la soglia di 2.500 voti e ottenere la possibilità di partecipare al bando per chiedere il sostegno del FAI, ma sono ben 9 i Luoghi del Cuore veneti che hanno ricevuto dal 2003 a oggi un finanziamento diretto dal FAI per progetti di valorizzazione e recupero. Un ottimo riscontro da parte dei cittadini, che sottolinea l'attenzione verso il proprio patrimonio culturale e ambientale. Tra i luoghi più votati negli anni ci sono appunto le Grotte del Caglieron, al terzo posto nella classifica dell'8° censimento nel 2016: un risultato di grande successo che portato maggiore visibilità e ha permesso a questo luogo dall’atmosfera suggestiva di tornare a essere ampiamente visitato. Oggi, grazie al progetto realizzato con il contributo di FAI e Intesa Sanpaolo, l'architettura naturale delle grotte, inno alla bellezza della natura e la loro storia che si intreccia con la cultura di questo territorio, viene ulteriormente valorizzata con la conoscenza del lavoro degli scalpellini».
Prosegue Mario Gemin, Capodelegazione FAI di Treviso: «Fin dal 2003 il censimento “I Luoghi del Cuore” ha promosso il recupero e la valorizzazione di luoghi particolarmente significativi del nostro Patrimonio culturale e paesaggistico, attraverso i voti provenienti dalle comunità che spontaneamente li “adottano”. Il caso delle Grotte del Caglieron è particolarmente virtuoso, infatti vede una grande partecipazione degli abitanti della zona pedemontana, confluita in un numero enorme, quanto insperabile, di voti: ben 36.789! Ciò ha permesso al luogo di superare di molto luoghi compresi in territori più antropizzati e sicuramente più noti al turismo. A questo risultato è seguito un proficuo gioco di squadra tra le Istituzioni e le Associazioni del territorio, in primis il Comune di Fregona e la Pro Loco, che hanno colto il senso di appartenenza di questo luogo per la sua comunità e lo hanno saputo valorizzare ulteriormente. Grazie quindi a FAI e Intesa Sanpaolo e al Comune per il contributo, ma ancora più alle persone. La Delegazione FAI di Treviso non può che plaudere a questa iniziativa che ci ha visti compartecipi e che ha contribuito a far conoscere le Grotte del Caglieron sull’intero territorio nazionale».
nei Beni FAI tutto l'anno
Gratis