Il giardino costituisce la naturale porta di accesso al castello della Zisa che rientra nel percorso arabo-normanno dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Il Giardino della Zisa di Palermo (inaugurato nel 2005) si trova in quello che era l’antico Genoard (il parco di caccia, dall’arabo Jannat al-ard ovvero "giardino o paradiso della terra") di fronte al Palazzo della Zisa, estendendosi per una superficie totale di 30.000 m2. Lo spazio verde ha pianta rettangolare ed è diviso a metà da un canale che collega un sistema di vasche d’acqua, che si sviluppa per circa 130 metri in asse col portale del palazzo, ricreando così l’antico canale che prosegue fino alla "sala della fontana", che si trova proprio all’interno del palazzo, che grazie a questo geniale espediente, anche nelle giornate più calde dell’estate, mantiene un ambiente fresco. Sia a destra che a sinistra del giardino, i quadranti creati dai dodici percorsi pedonali sono coltivati con piante tipiche della macchia mediterranea mentre su un lato una lunga struttura metallica, che riprende i motivi geometrici tipici dell’arte islamica, ricoperta da piante rampicanti crea un percorso all’ombra. Tra il giardino e il palazzo si trova una cortina di dodici "dammusi" costruiti quando il terreno era adibito a baglio agricolo. Il giardino ha, purtroppo, subito negli anni vari atti vandalici che, insieme alla carenza di manutenzione, hanno portato al mancato utilizzo dei dammusi ed alla necessità di vari interventi di rigenerazione del sito. La candidatura del giardino come luogo del cuore ha il principale obiettivo di chiedere all'amministrazione comunale che lo stesso venga valorizzato, non soltanto completando gli interventi di manutenzione necessari ma, soprattutto avviando un processo di valorizzazione del complesso con il Castello e l'educandato Whitaker limitrofo, quale porta di accesso, del percorso UNESCO, con la creazione di servizi per turisti e cittadini (punto ristoro ed informativo, luogo per la degustazione e la vendita di prodotti enogastronomici, polo museale) nei locali oggi abbandonati e l'utilizzo del sito per eventi culturali, garantendo l'apertura serale.
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ILLUMINIAMO IL GIARDINO DELLA ZISA
Il giardino costituisce la naturale porta di accesso al castello della Zisa che rientra nel percorso arabo-normanno dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Il Giardino della Zisa di Palermo (inaugurato nel 2005) si trova in quello che era l’antico Genoard (il parco di caccia, dall’arabo Jannat al-ard ovvero "giardino o paradiso della terra") di fronte al Palazzo della Zisa, estendendosi per una superficie totale di 30.000 m2. Lo spazio verde ha pianta rettangolare ed è diviso a metà da un canale che collega un sistema di vasche d’acqua, che si sviluppa per circa 130 metri in asse col portale del palazzo, ricreando così l’antico canale che prosegue fino alla "sala della fontana", che si trova proprio all’interno del palazzo, che grazie a questo geniale espediente, anche nelle giornate più calde dell’estate, mantiene un ambiente fresco. Sia a destra che a sinistra del giardino, i quadranti creati dai dodici percorsi pedonali sono coltivati con piante tipiche della macchia mediterranea mentre su un lato una lunga struttura metallica, che riprende i motivi geometrici tipici dell’arte islamica, ricoperta da piante rampicanti crea un percorso all’ombra. Tra il giardino e il palazzo si trova una cortina di dodici "dammusi" costruiti quando il terreno era adibito a baglio agricolo. Il giardino ha, purtroppo, subito negli anni vari atti vandalici che, insieme alla carenza di manutenzione, hanno portato al mancato utilizzo dei dammusi ed alla necessità di vari interventi di rigenerazione del sito. La candidatura del giardino come luogo del cuore ha il principale obiettivo di chiedere all'amministrazione comunale che lo stesso venga valorizzato, non soltanto completando gli interventi di manutenzione necessari ma, soprattutto avviando un processo di valorizzazione del complesso con il Castello e l'educandato Whitaker limitrofo, quale porta di accesso, del percorso UNESCO, con la creazione di servizi per turisti e cittadini (punto ristoro ed informativo, luogo per la degustazione e la vendita di prodotti enogastronomici, polo museale) nei locali oggi abbandonati e l'utilizzo del sito per eventi culturali, garantendo l'apertura serale.