La fontana Ficarazza costruita intorno al 1850, si trova all'inizio del paese di Filadelfia che con le sue tre bocche, rappresentate da maschere apotropaiche dell' odio, dell'amore e dell'oblio, accoglie il visitatore.
Un' epigrafe attribuita a mons. Giovanni Andrea Serrao sulla fontana così recita: “Aquam Virginem Caprifici – Publice Reducatam – Cives Philadelpheni – Novo Opere Muniverunt – Quae – Procul Expellis Morbos – Aegrisque Salutem Restituis – Felix Lympha Perennis Esto”. L’acqua pura del Caprifico -ossia che sgorga presso il fico selvatico- canalizzata con pubblica spesa i cittadini di Filadelfia dotarono di una nuova costruzione. Tu che allontani le malattie restituisci la salute agli ammalati sarai linfa salutare e perenne.
Per la stessa fonte, Domenico Cordopatri dettava questa epigrafe: “Hic Matronae Romanae Diebus Caprificialibus Laetatote” "Quì o matrone Romane, nei giorni festivi del Caprifico, vi allieterete" (ossia: qui, o donne di Filadelfia, discendenti dalle matrone romane, sarete rese fertili dell’acqua del Caprifico, durante le feste in suo nome), alludendo ad un “presunto” potere generativo che l’acqua procurerebbe alle donne.