L'Ex Stabilimento Italiano Prodotti Esplodenti (SIPE) di Spilamberto è un complesso di archeologia industriale costituito una stupenda polveriera napoleonica ed edifici di fine `800-primo `900. Nell'area dello stabilimento sorgeva, già all'inizio del '500, un polverificio fatto costruire dal Duca Alfonso I d'Este per dotare il suo esercito di una moderna artiglieria. Lo stabilimento conobbe un periodo di grande produttività durante l'occupazione napoleonica. Nel corso della prima guerra mondiale il complesso venne ampliato e si ebbe un grosso incremento della produzione. In seguito furono costruiti nuovi impianti con caratteristiche architettoniche all'avanguardia. Durante la seconda guerra mondiale si aggiunse un reparto per il caricamento delle grandi mine richieste dalla Marina Militare Italiana. Alla fine della guerra gli impianti vennero riorganizzati e negli anni Novanta le produzioni militari vennero interrotte definitivamente. Il degrado attuale del complesso rischia di cancellare una preziosa testimonianza storica e identitaria del nostro passato.
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L'Ex Stabilimento Italiano Prodotti Esplodenti (SIPE) di Spilamberto è un complesso di archeologia industriale costituito una stupenda polveriera napoleonica ed edifici di fine `800-primo `900. Nell'area dello stabilimento sorgeva, già all'inizio del '500, un polverificio fatto costruire dal Duca Alfonso I d'Este per dotare il suo esercito di una moderna artiglieria. Lo stabilimento conobbe un periodo di grande produttività durante l'occupazione napoleonica. Nel corso della prima guerra mondiale il complesso venne ampliato e si ebbe un grosso incremento della produzione. In seguito furono costruiti nuovi impianti con caratteristiche architettoniche all'avanguardia. Durante la seconda guerra mondiale si aggiunse un reparto per il caricamento delle grandi mine richieste dalla Marina Militare Italiana. Alla fine della guerra gli impianti vennero riorganizzati e negli anni Novanta le produzioni militari vennero interrotte definitivamente. Il degrado attuale del complesso rischia di cancellare una preziosa testimonianza storica e identitaria del nostro passato.