La Chiesa di Santa Croce dipende dalla Parrocchia di Boretto, semplice rettoria sino al sec. XVII. La denominazione della Chiesa è passata poi anche alla Villa che prima si chiamava Argenago. Dove ora si trova la Chiesa di S. Croce, nel XVI sec. esisteva un chiostro francescano con un piccolo cimitero. Nel 1713 il Duca di Modena Rinaldo III emana un decreto in cui concede agli abitanti di villa Argenago di edificare una chiesa dedicata alla Santa Croce. I lavori, subito iniziati, terminarono nel 1726. Nel 1923 la Chiesa è rimessa a nuovo; l'ultimo importante restauro è fatto nel 1954. Bellissimo esemplare di architettura baroca in facciata, pur rispettando i canoni scenografici di questo stile secentesco, è di semplice fattura, senza eccessi di volute e stucchi. La facciata è sormontata da una croce, venerata fin dal XVII sec. Notabile anche il campanile con cella a monofore e copertura cuspidata su coronamento a balaustra con acroteri in vertice.
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La Chiesa di Santa Croce dipende dalla Parrocchia di Boretto, semplice rettoria sino al sec. XVII. La denominazione della Chiesa è passata poi anche alla Villa che prima si chiamava Argenago. Dove ora si trova la Chiesa di S. Croce, nel XVI sec. esisteva un chiostro francescano con un piccolo cimitero. Nel 1713 il Duca di Modena Rinaldo III emana un decreto in cui concede agli abitanti di villa Argenago di edificare una chiesa dedicata alla Santa Croce. I lavori, subito iniziati, terminarono nel 1726. Nel 1923 la Chiesa è rimessa a nuovo; l'ultimo importante restauro è fatto nel 1954. Bellissimo esemplare di architettura baroca in facciata, pur rispettando i canoni scenografici di questo stile secentesco, è di semplice fattura, senza eccessi di volute e stucchi. La facciata è sormontata da una croce, venerata fin dal XVII sec. Notabile anche il campanile con cella a monofore e copertura cuspidata su coronamento a balaustra con acroteri in vertice.