San Leucio di origine Egiziana (IV sec) fu Vescovo di Brindisi e grande evangelizzatore dell'Italia meridionale. La sua memoria liturgica si ricorda l'11 gennaio. Il suo culto a Rocca di Mezzo (Aq), fu portato già da antichissima data grazie alle vie della transumanza orizzontale, sulla direttrice Puglia-Abruzzo, delle greggi di pecore. Nel 680 la prima Chiesa di s. Leucio a Rocca di Mezzo, assegnata al vescovo Floro, era a tre navate, ed occupava quasi tutto il piano del Colle omonimo, sito a circa 1350 m, di altitudine nei pressi dell'abitato. Tale prima costruzione fu rasa al suolo nel 1703 dal terremoto dell'Aquila. Ricostruita accanto all'area iniziale, subì di nuovo i danni del terremoto di Avezzano (1915). Agli inizi degli anni '30 fu completamente restaurata con una copertura lignea a capriate. Il terremoto del 2009 dell'Aquila la rese completamente inagibile. Il culto a San Leucio è così sentito nella popolazione di residenti ed emigrati all'estero che ogni anno si ritrovano presso Rocca di Mezzo a celebrare con processioni e s. Messa il santo patrono, insieme a S. Antonio abate e alla Madonna delle Grazie. Pur senza poter più entrare in chiesa, la popolazione si riunisce l'ultima domenica di luglio nel piazzale erboso adiacente, sotto una magnifica abetina la cui aria fresca e pulita risana i polmoni e l'anima ai partecipanti.
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San Leucio di origine Egiziana (IV sec) fu Vescovo di Brindisi e grande evangelizzatore dell'Italia meridionale. La sua memoria liturgica si ricorda l'11 gennaio. Il suo culto a Rocca di Mezzo (Aq), fu portato già da antichissima data grazie alle vie della transumanza orizzontale, sulla direttrice Puglia-Abruzzo, delle greggi di pecore. Nel 680 la prima Chiesa di s. Leucio a Rocca di Mezzo, assegnata al vescovo Floro, era a tre navate, ed occupava quasi tutto il piano del Colle omonimo, sito a circa 1350 m, di altitudine nei pressi dell'abitato. Tale prima costruzione fu rasa al suolo nel 1703 dal terremoto dell'Aquila. Ricostruita accanto all'area iniziale, subì di nuovo i danni del terremoto di Avezzano (1915). Agli inizi degli anni '30 fu completamente restaurata con una copertura lignea a capriate. Il terremoto del 2009 dell'Aquila la rese completamente inagibile. Il culto a San Leucio è così sentito nella popolazione di residenti ed emigrati all'estero che ogni anno si ritrovano presso Rocca di Mezzo a celebrare con processioni e s. Messa il santo patrono, insieme a S. Antonio abate e alla Madonna delle Grazie. Pur senza poter più entrare in chiesa, la popolazione si riunisce l'ultima domenica di luglio nel piazzale erboso adiacente, sotto una magnifica abetina la cui aria fresca e pulita risana i polmoni e l'anima ai partecipanti.