
In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Pergola sorge alla confluenza del Cinisco nel Cesano, non lontano dal monte Catria. Borgo medievale voluto da Gubbio nel 1234, raggiunse ricchezza economica e sviluppo urbanistico nei secoli XVII e XVIII con le attività della concia delle pelli e della lavorazione del legno. Il borgo è ricco di vie strette, costruzioni in pie-tra, portali a sesto acuto ed antiche "porte del morto" le cui origini probabilmente risalgono agli Etruschi. Il paesaggio naturale offre la presenza di alberi di pioppi, querce ed olmi.
Già prima della fondazione di Pergola c'era un gruppo di case lungo il Cinisco, chiamate di S. Cristoforo che costituirono il primo nucleo del quartiere delle Conce. Il fiume segnava il confine fra la diocesi di Gubbio e di Cagli. Nel 1128 Divizio, abate di S. Severo di Ravenna dona al Priore di Fonte Avellana la chiesa di S. Maria sul ponte Cinisco. Poichè prossima al mercato di merci e bestiame, gli avellaniti vi costruirono altre stanze ed il fabbricato divenne il primo Ospitale di Pergola. Vi si trovavano magazzini, mulino ed officine. Più tardi ven-nero gli opifici delle concerie che dettero il nome a tutto il rione. Nel 1870 era rimasta operativa solo una concia di pelli della famiglia ebrea Camerini.
Anteriore alla edificazione di Pergola, istituita la corporazione dei Conciatori di Cuoio, gli avellaniti affidarono ad essa la loro chiesa. Con l'occupazione francese la corporazione fu soppressa e S.Maria delle Conce divenne l'attuale S. Biagio in S. Maria del Ponte. Crollò con il terremoto della domenica di Pentecoste il 3 giugno 1781.La chiesa venne ristrutturata nel 1791 grazie al contributo di 300 scudi e di un podere del mercante di corami Barbante Barbanti. Nel 1897 un incendio distrusse l'altare maggiore in legno dorato che venne rico-struito in stucco e rese irriconoscibili le figure del bellissimo affresco del seicento nell'altare di sinistra ora coperto da un drappo rosso damascato e un Crocefisso ligneo. Ad una sola navata, presenta sull'altare maggiore la tela dell'Incoronazione della Madonna del pittore Allegrini di Cantiano (sua anche la tela L'Annuncia-zione), due tele datate e firmate del Venanzi da Pesaro (La nascita di Giovanni Battista, Il martirio di S. Biagio) racchiuse in cornici barocche, più o meno sobrie, in legno intagliato e dorato: intrecci di foglie di acanto, nei motivi vegetali e decorativi si inseriscono angioletti e putti. Sfarzosa la cantoria in legno dorato, cornici, cariatidi, festoni scolpiti. All'interno un dipinto ovale.
Durante le Giornate FAI, sarà possibile visitare non solo la chiesa con i suoi splendidi ori, ma anche fare un viaggio nel tempo esplorando i luoghi che un tempo ospitavano uno dei più importanti commerci di bestiame del Centro Italia. Si potranno vedere la conceria, il mattatoio, il mulino, il laboratorio di terracotta, la zona dei "cordari" e le botteghe che hanno tramandato nei secoli l'arte di lavorare il legno. Il Borgo delle Conce fu il quartiere più redditizio della città, permettendo ai suoi proprietari di costruire sontuose dimore nel cuore della città, acquistare terreni e condurre una vita agiata e signorile.
Volontari FAI Gruppo Pergola
Sabato 22 marzo, nel pomeriggio, uno degli ultimi restauratori della Corporazione dei Falegnami di Pergola, spiegherà ai visitatori i segreti del lavoro/intaglio/doratura degli altari e delle cornici lignee dorate eseguito dalla Corporazione.
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