In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.

Piobbico, situato ai piedi del Monte Nerone, all'incrocio tra i fiumi Biscubio e Candigliano, è strettamente legato alla famiglia Brancaleoni, che ha avuto un ruolo cruciale nei secoli XIV e XV e un forte legame con il Ducato di Urbino. Il percorso delle Giornate FAI inizia alla Macina del Guado, utilizzata fin dal 1500 nelle campagne per la colorazione dei tessuti. Il tragitto si snoda lungo un affascinante cammino che, a metà percorso, passa davanti a una delle macine del guado che funge da piedistallo per una croce.

Il percorso si conclude con la visita alla Chiesa di Santa Maria in Val d'Abisso, nota per la sua architettura e per l'affresco "L'Assunzione della Vergine" di Raffaellino del Colle. Piobbico, con un nucleo medievale chiamato Pùblicus, fu una signoria dei Brancaleoni nel XII secolo, poi ceduta ai Montefeltro. Salendo il borgo, si arriva alla chiesa di San Pietro, XIV secolo, ai piedi del Castello Brancaleoni. Un punto centrale del percorso FAI è la Macina del Guado, usata per la coltivazione e macinatura delle foglie di guado per le tinture. Molte macine sono oggi usate come piedistallo per croci. Negli anni ‘80, D. Bischi avviò uno studio sulla coltivazione e il commercio del guado, utilizzato prima dell'indaco.

Il paesino di Piobbico e il suo percorso risalgono al periodo medievale, con successivi restauri dopo il dopoguerra, quando il borgo fu lasciato in abbandono e danneggiato. Il Castello Brancaleoni, situato su un crinale che domina il centro, è subito visibile per la sua magnificenza. La Chiesa di Santa Maria in Val d'Abisso, risalente al 1063, è di grande importanza. La sua origine è legata al culto di una Madonna dipinta su tavola, trovata da pastori sul Monte Nerone e oggi conservata nel Santuario. Una leggenda pastorale arricchisce la storia del luogo. La Cappella della Madonna di Val d'Abisso, costruita nel 1850, custodisce affreschi notevoli, tra cui la Tavola dell'Assunzione della Vergine, attribuita a Raffaellino del Colle, risalente alla prima metà del 1500.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

Durante le Giornate FAI di Primavera 2025, è previsto un affascinante percorso che inizia presso le "Macine del Guado" in via Nuova. Il percorso prosegue verso il Vicolo, in via Mercatale 4, dove si trova una casa medievale con la famosa "porta del morto" o della sposa, passando anche davanti alla casa di Costanzo Felici. Si continua verso Piazza San Antonio, attraversando il ponte e il Borgo, fino ad arrivare all'imponente Castello Brancaleoni. All'interno del castello, si potranno visitare le affascinanti sale, tra cui la sala del Leone d'oro, decorata con affreschi e stucchi del tardo ‘500, e ammirare il famoso Presepe del Brandani. Uscendo dal paese di Piobbico, in direzione Acqualagna, sulla destra si trova la Chiesa di Santa Maria in Val d'Abisso, che merita una visita, inclusa una passeggiata nel suggestivo chiostro.

Testo scritto da Volontari FAI di Piobbico

Visite a cura di

Visite a cura di: Visite a cura dei Volontari FAI di Piobbico e degli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Comprensivo “S. Lapi”