Chiapporato è un piccolo borgo disabitato del comune di Camugnano (BO) interdetto alla circolazione dei veicoli a motore. Si trova a quota 856 m s.l.m. immerso nel bosco dell'Appennino Tosco-Emiliano, a sud della frazione di Stagno, in prossimità del confine con la regione Toscana e la provincia di Prato, sulle pendici occidentali del Monte Calvi. Le sue origini si possono far risalire al primo secolo dell'anno 1000. Infatti, il toponimo Chiapporato è documentato per la prima volta nel 1145 quando qui aveva possessi l'Abazia di S. Salvatore di Vaiano. Abitato a lungo da carbonai, pastori e boscaioli, oggi è meta di itinerari turistici ed escursionistici. L'ambiente è aspro e l'abitato, prevalentemente diroccato, ha il fascino delle cose perdute di un mondo oramai lontano: resiste ancora un antico lavatoio, il forno, la buca della posta e apprezzabili segni di antiche targhe sui ruderi delle case. La chiesa dedicata a San Giovanni Battista, sovrastante il borgo, è stata restaurata nel 2005, dando speranza ad un ulteriore recupero del paese, e portando in paese finalmente anche l'energia elettrica, assente fino ad allora. Caratteristico è il piccolo cimitero (del 1847) adiacente. Il paese è stato abitato fino al 2013 da solo due persone, madre e figlia, le due donne che vivevano con l'allevamento di conigli, pecore e galline, erano le uniche rimaste di una famiglia di pastori.
Oggi giorno il borgo merita di essere riqualificato, in quanto ormai da anni vi regna l'incuria e la costante assenza di attività umana.