La Cattedrale del Santissimo Salvatore, chiesa dell'omonima diocesi, è il principale luogo di culto cattolico di Mazara. Venne costruita per volere di Ruggero I, conquistatore e primo Gran Conte di Sicilia, dopo un voto espresso durante la battaglia contro i Saraceni nel 1072.
Etienne de Rouen, vescovo e monaco normanno, ne diresse i lavori tra il 1086 e il 1093, costruendola sulle rovine di un’antica basilica distrutta dai Saraceni nell’826.
L’originale struttura normanna della Cattedrale sopravvive oggi in pochi elementi: nell’abside e nelle mura del transetto.
La chiesa infatti venne ricostruita nella seconda metà del 1600 da Don Pietro Castro assumendo così lo stile appartenente al barocco siciliano, pianta basilicale e croce latina, con un possene cmpanile che domina la facciata esterna.
Gli interni della Cattedrale ospitano numerosi affreschi e, di rilevante importanza, il gruppo marmoreo della “Trasfigurazione”, opera eseguita nel 1535 da Antonello Gagini, che si erge maestosamente nell’abside e sull’altare centrale della Cattedrale.
La composizione scultore raffigura Gesù, nella sua divinità, sul monte Tabor.
Attorno, i profeti Mosè ed Elia e i discepoli Pietro, Giacomo e Giovanni.