In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
La Dott.ssa Berruti da Firenze in una gita sul Castello scrisse "Al nord della città superiore, in distanza di cento canne in linea retta, su d'un poggio s'erge un antica castello baronale guarnito da quattro torri circolari. Le mura di questo castello sono della spessezza di dieci palmi,e sono in buono stato.E' dominato solamente dalla città superiore e potrebbe servire come avamposto che si può vigorosamente difendere(...)in esso si possono alloggiare di passaggio 360 uomini e 36 cavalli. Domina la Valle del Noce ed è considerato uno dei pochi NIDI D'AQUILA (inespugnabile e irraggiungibile).
Nonostante la struttura venga attribuita al condottiero e ammiraglio Ruggero di Lauria, essa presenta fasi più antiche. Infatti il sito su cui sorge il castello potrebbe aver preso il nome da questa potente famiglia che sviluppa e aumenta il suo potere tra il XII e il XIII secolo d.C. I dati inerenti alla famiglia dei Da Lauria,riguardano soprattutto Riccardo di Lauria e il suo più famoso primogenito, Ruggero da Lauria. Riccardo di Lauria risulta essere uno dei grandi del Regno sotto Manfredi di Svevia, con quest'ultimo morto durante la battaglia di Benevento del 1266. Dai registri della Cancelleria Angioina risulta che il governo del castello passò probabilmente al fratello Roberto, che lo governo almeno fino 1280.Il castello, dunque, rimane in possesso della famiglia Lauria, fino al XIII
Sul colle dell'Armo è possibile ammirare il Castello, detto poi Ruggero dal nome del celebre Ammiraglio d'Aragona, genio militare e navale di prim'ordine, famoso per aver vinto tutte le battaglie in cui si è impegnato e per essere stato l'anima dei Vespri Siciliani.Il castello è posto lungo la più importante via di comunicazione romana, la via Popilia che collegava Roma con la "Civitas Foederata Regium"-Forse, lo sviluppo dell'area è iniziato già nell'ultima fase dell'epoca bizantina. 1 Risulta molto difficile recuperare notizie in merito all'origine e alle vicende storiche che riguardano il Castello, così come quelle relative all'originale planimetria del manufatto. In seguito a misure e stime eseguite, su può ritenere che l'intero complesso era di ragguardevoli dimensioni.Secondo alcuni studiosi (A. Boccia, G. Petraglia ndr) la fondazione del castello di Lauria è da ascrivere al periodo longobardo; a supporto della loro tesi questi ultimi fanno riferimento ad un importante documento, il Codice Vaticano 5001, più conosciuto come Chronicon Salernitanum.Quest'ultimo è una cronaca di un autore anonimo riportante gli avvenimenti del principato di Benevento e di Salerno durante il dominio dei Longobardi, a partire dalla metà dell'VIII secolo.
Finalmente dopo lo stop del 2023 per l'impossibilità di aprire al pubblico il CANTIERE di messa in sicurezza per ovvi motivi di sicurezza, torniamo alle GF con l'ambizione di eccezionalità, visto la campagna di scavi di ottobre 2023 che ha donato luce alla storia del rudere, e ancora si scoprirà con la continuazione delle campagne di scavi. L'aspirazione dei laurioti, dell'associazione ETS amici del Castello Ruggero, del Comune di Lauria è quello di presentare un ulteriore Studio di Fattibilità per il completamento del restauro e della successiva musealizzazione, ma soprattutto della messa a regime dell'area fortificata e ricordare, in un luogo ambientale e paesaggistico UNICO, la vita del Medioevo. Questa apertura costituirà per sempre un UNICUM, quello che vedrete il 22 e 23 Marzo sarà infatti IRRIPETIBILE. Nel 1270 il castello ritorna in mano alla famiglia dei da Lauria e successivamente conquistato dal Grande Ammiraglio Ruggero di Lauria. Dopo il matrimonio della figlia di Ruggero con uno dei Sanseverino il castello, fino alla metà del XVI secolo, passa sotto il loro controllo. L'abbandono probabilmente avviene intorno al XVII secolo...e la STORIA CONTINUA...
ETS amici del Castello Ruggero di Lauria, Apprendisti Ciceroni Liceo Classico "Nicola Carlomagno" Lauria