I Luoghi del Cuore
Il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare
CASCINA DEI POVERI

CASCINA DEI POVERI

BUSTO ARSIZIO, VARESE

39°

POSTO

7,238

VOTI
Condividi
CASCINA DEI POVERI
Cascina dei Poveri, è una località, nonchè un'antica e importante cascina di Busto Arsizio dalle origini medioevali. Sorge lungo la Strada di Milano (divenuta poi nell'Ottocento la napoleonica strada del Sempione) nel mezzo della Selva Longa, la vasta brughiera che si estendeva tra Busto Arsizio e Gallarate, probabilmente tra il XII e il XIII secolo. Inizialmente nota con l'appellativo di Cascina del Covino (o Comino o Zugnino) del Nicora era strutturata come un borgo autonomo e autosufficiente appartenente alla Pieve di Gallarate. In un locale indipendente si trovava il forno. La chiesa, la sagrestia e il giardino non erano affacciati alla corte, ma annesse alle abitazioni. Nel XVI secolo la Scuola dei Poveri di Busto Arsizio divenne proprietaria della Cascina (da qui la denominazione di Cascina dei Poveri), che nel frattempo era stata annessa al territorio comunale di Gallarate. Nel Seicento la Cascina passò dal territorio di Gallarate a quello di Busto Arsizio, in cui si trova iscritta nel catasto teresiano settecentesco. Nel 1663 presso la Cascina iniziò la costruzione della chiesetta di San Bernardino, ultimata nel 1667. Nel XVIII secolo fu poi realizzato il campanile, mentre nel 1920 l'edificio venne ampliato con la realizzazione di un nuovo presbiterio. Sulla facciata dell’oratorio fu posta una lapide che attestava la nascita in quel luogo della Beata Giuliana; sull’altare vi era un dipinto di Antonio Crespi raffigurante la Vergine col Bambino che porge un giglio alla Beata Giuliana. Nel 1684 furono costruiti la sacrestia e il cimitero ora distrutto. La Cascina dei Poveri, che nel 1918 contava ancora 400 abitanti, restò popolata sino ai primi anni Settanta, quando poi fu totalmente abbandonata. Successivamente il Comune di Busto Arsizio divenne proprietario di parte della cascina e della chiesetta di San Bernardino. La chiesetta fu restaurata e salvata dall'autodistruzione nel 2000 attraverso i B.O.C. (Buoni del Comune) emessi dall'Amministrazione, che gli abitanti acquistarono in pochissimi giorni, pertanto è una volta di più patrimonio degli stessi cittadini. Vogliamo ricordare i versi nel dialetto di Busto Arsizio del prof. Luigi Caldiroli addolorato per triste tramonto della Cascina, perché da qui si vuole ripartire a riqualificarla: a Cassina di Poi a la tàsi a la piàngi a sò sòrti segnàa a la piàngi un tramòntu da pàsi

Gallery

Scheda completa al 100%
Arricchisci o modifica questa scheda

Esiste già una scheda per questo luogo?
Segnalaci se questa scheda è un duplicato.

I contenuti di questa scheda sono generati dagli utenti e non riflettono un giudizio del FAI sul luogo.
Il FAI non è responsabile dell’eventuale violazione di copyright delle immagini pubblicate.
Contenuti impropri e utilizzi non corretti delle immagini possono essere segnalati a: iluoghidelcuore@fondoambiente.it.
Questo luogo è stato votato anche nel:
Censimento 2022

39° Posto

7,238 Voti
Censimento 2020

6,573° Posto

22 Voti
Censimento 2018

1,461° Posto

60 Voti
Censimento 2016

3,852° Posto

16 Voti
Censimento 2014

442° Posto

129 Voti
Censimento 2012

5,260° Posto

3 Voti
Censimento 2004

748° Posto

2 Voti

Questo luogo è sostenuto da:

PRO CASCINA DEI POVERI

Scopri altri luoghi vicini

575°
20 voti

Museo

VILLA OTTOLINI TOSI E MUSEO DEL TESSILE

BUSTO ARSIZIO, VARESE

550°
45 voti

Edificio civile

CASA CANAVESI-BOSSI DETTA IL CONVENTINO

BUSTO ARSIZIO, VARESE

549°
46 voti

Edificio civile

CASCINA BURATTANA

BUSTO ARSIZIO, VARESE

557°
38 voti

Area urbana, piazza

CASE MEDIEVALI DI VIA SOLFERINO

BUSTO ARSIZIO, VARESE

Scopri altri luoghi simili

329°
301 voti

Cascina, fattoria, masseria

MAS DI SABE

PIANAZ, BELLUNO

366°
241 voti

Cascina, fattoria, masseria

MASSERIA CASINO LA NORIA

TARANTO

398°
201 voti

Cascina, fattoria, masseria

LE RIMESSE DI STAMPINO

ANDORA, SAVONA

Registrati alla newsletter
Accedi alle informazioni per te più interessanti, a quelle inerenti i luoghi più vicini e gli eventi organizzati

CASCINA DEI POVERI

BUSTO ARSIZIO, VARESE

Condividi
CASCINA DEI POVERI
Cascina dei Poveri, è una località, nonchè un'antica e importante cascina di Busto Arsizio dalle origini medioevali. Sorge lungo la Strada di Milano (divenuta poi nell'Ottocento la napoleonica strada del Sempione) nel mezzo della Selva Longa, la vasta brughiera che si estendeva tra Busto Arsizio e Gallarate, probabilmente tra il XII e il XIII secolo. Inizialmente nota con l'appellativo di Cascina del Covino (o Comino o Zugnino) del Nicora era strutturata come un borgo autonomo e autosufficiente appartenente alla Pieve di Gallarate. In un locale indipendente si trovava il forno. La chiesa, la sagrestia e il giardino non erano affacciati alla corte, ma annesse alle abitazioni. Nel XVI secolo la Scuola dei Poveri di Busto Arsizio divenne proprietaria della Cascina (da qui la denominazione di Cascina dei Poveri), che nel frattempo era stata annessa al territorio comunale di Gallarate. Nel Seicento la Cascina passò dal territorio di Gallarate a quello di Busto Arsizio, in cui si trova iscritta nel catasto teresiano settecentesco. Nel 1663 presso la Cascina iniziò la costruzione della chiesetta di San Bernardino, ultimata nel 1667. Nel XVIII secolo fu poi realizzato il campanile, mentre nel 1920 l'edificio venne ampliato con la realizzazione di un nuovo presbiterio. Sulla facciata dell’oratorio fu posta una lapide che attestava la nascita in quel luogo della Beata Giuliana; sull’altare vi era un dipinto di Antonio Crespi raffigurante la Vergine col Bambino che porge un giglio alla Beata Giuliana. Nel 1684 furono costruiti la sacrestia e il cimitero ora distrutto. La Cascina dei Poveri, che nel 1918 contava ancora 400 abitanti, restò popolata sino ai primi anni Settanta, quando poi fu totalmente abbandonata. Successivamente il Comune di Busto Arsizio divenne proprietario di parte della cascina e della chiesetta di San Bernardino. La chiesetta fu restaurata e salvata dall'autodistruzione nel 2000 attraverso i B.O.C. (Buoni del Comune) emessi dall'Amministrazione, che gli abitanti acquistarono in pochissimi giorni, pertanto è una volta di più patrimonio degli stessi cittadini. Vogliamo ricordare i versi nel dialetto di Busto Arsizio del prof. Luigi Caldiroli addolorato per triste tramonto della Cascina, perché da qui si vuole ripartire a riqualificarla: a Cassina di Poi a la tàsi a la piàngi a sò sòrti segnàa a la piàngi un tramòntu da pàsi
Campagne in corso in questo luogo
Storico campagne in questo luogo
I Luoghi del Cuore
2004, 2012, 2014, 2016, 2018, 2020, 2022
Registrati alla newsletter
Accedi alle informazioni per te più interessanti, a quelle inerenti i luoghi più vicini e gli eventi organizzati
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te