Camposampiero, sorge in epoca romana, conobbe il suo splendore nella prima metà del XIII secolo. Di questo periodo rimangono tracce significative nella struttura urbanistica del centro storico, nel municipio e nelle due torri, della Rocca e dell’Orologio, oltre che nei canali che circondano il centro storico, dall’andamento dei quali è possibile immaginare il tracciato della cinta muraria.
Sant’Antonio fu ospite dell’amico Tiso da metà maggio al 13 giugno 1231, giorno della sua morte. La testimonianza di questo passaggio è l’Oratorio del Noce, scrigno prezioso affrescato internamente da Girolamo del Santo, luogo d’arte e di raccoglimento che si raggiunge percorrendo un suggestivo stretto viale alberato. Nei secoli successivi famiglie patrizie costruirono qui raffinate dimore, come Villa Querini, tardo quattrocentesca, integra nel suo impianto originale. Più tarda, l’ottocentesca Villa Campello presenta una interessante barchessa e un brolo, come nella tradizione delle ville venete.