La tradizione e le fonti bibliografiche individuano nella nobile famiglia veneziana dei Bernardo i costruttori ed i primi proprietari della villa, tipico esempio della casa padronale, monumento tra i più importanti di Camposampiero, risalente alla fine del Cinquecento. Per gran parte del XII sec. è la famiglia patrizia dei Milani ad essere proprietaria dell'edificio, finchè, nel 1698, Giovan Battista Milani la lascia in eredità al Pio Ospedale degli Incurabili di Venezia. Passò in seguito ai Civran (1703), ai Castelli (1704), ed ai Querini (1786), con il nome dei quali è tuttora conosciuta. Fu ceduta agli inquilini Zambello-Maccarrone dal Prof. Andrea Ferrari e dalla sorella Emerita, che a lungo ne detennero proprietà e conduzione a mezzadria. Acquisita in seguito dal Comune di Camposampiero, cui attualmente appartiene, viene utilizzata come sede provvisoria della Biblioteca Comunale e per esposizioni e convegni. La villa si trova in via Cordenons, in posizione assai felice, lungo il corso del Muson Vecchio, vicina al centro storico e già al limite della campagna. Il piano terreno si compone di un salone centrale, adibito originariamente a soggiorno-zona pranzo, e di quattro saloni laterali che fungevano da cucina, ripostiglio e sale di servizio. Il piano superiore risulta costituito da un'ampia sala centrale, con ai lati quattro camere, originariamente da letto, per i proprietari e la servitù. Nella soffitta, infine, oltre a due camerini, vi è l'ampio granaio che richiama la destinazione anche agricola della dimora. Notevoli all'interno i pavimenti alla veneziana e i solai con travature a vista, decorati a mano.