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DESCRIZIONE ENTE
La Biblioteca Capitolare è la Biblioteca più antica al mondo di area culturale latina ad essere ancor oggi in attività.
Nasce come emanazione dello "Scriptorium", una sorta di officina libraria dove venivano prodotti libri su pergamena per l’istruzione e la formazione disciplinare e religiosa dei futuri sacerdoti. Gli amanuensi, incaricati della copiatura dei testi, erano sacerdoti della Schola majoris Ecclesiae, cioè i Canonici del Capitolo(da cui l’aggettivo «capitolare») della Cattedrale. Durante i secoli di transizione tra Tarda Antichità ed Alto Medioevo, caratterizzati da profonde crisi, furono infatti prevalentemente gli uomini di Chiesa a ricevere un’istruzione, nonché ad avere la possibilità di acquisire e tramandare l’antica cultura classica nonostante la decadenza politica, sociale, demografica ed economica. L’epoca d’oro dell’attività dello Scriptorium si colloca nel secolo IX, periodo della rinascita carolingia. Questa fase è degnamente rappresentata dall’Arcidiacono Pacifico, figura poliedrica tra mito e realtà. Versatile in tutti i campi del sapere umano, Pacifico diede impulso allo Scriptorium contribuendo alla composizione di ben duecentodiciotto volumi; cifra veramente ragguardevole per quei tempi, quando era sufficiente una settantina di volumi per formare una ricca biblioteca.
COSA C'E' DA VEDERE
Oggi la Biblioteca Capitolare conserva
La Biblioteca Capitolare di Verona è un’Istituzione famosa per l’antichità e preziosità dei suoi manoscritti, che ne costituiscono il tesoro più prezioso, tanto da essere definita dal paleografo Elias Avery Lowe (1879-1969) «la regina delle collezioni ecclesiastiche».
Il suo patrimonio però non si esaurisce alla dimensione del manoscritto, né a quella del libro sacro o liturgico; vi sono numerosi testi a stampa di pregio e volumi riferibili alle più varie arti e discipline: diritto, poesia, filosofia, astronomia, medicina, botanica e numerose altre scienze. Questa varietà ci testimonia il felice incontro e la reciproca integrazione e contaminazione del sapere religioso e laico che sono alla base dello sviluppo della cultura occidentale.
Negli ultimi anni l’attività della Biblioteca si è indirizzata a un’opera di collaborazione con gli altri istituti culturali della città ed a sempre più frequenti e qualificanti contatti con quelli stranieri, anche d’oltre oceano. Inoltre ha iniziato una politica di diffusione della conoscenza dell’inestimabile patrimonio racchiuso fra le sue mura e ancora oggi in parte inesplorato e ricco di promesse.
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