Questo pregevole esempio di architettura rinascimentale, venne realizzato, nel XVI secolo, per volere del nobile biellese Sebastiano Ferrero per ospitare i canonici Lateranensi, annettendovi un Monastero ed Chiostro. L'interno ha pianta a croce latina e tre navate; la navata centrale presenta volta a botte decorata con fasce perpendicolari che contengono tre medaglioni raffiguranti San Sebastiano, mentre copertura con volta a crociera sulle navate laterali nelle quali si aprono quattro Cappelle. Al suo interno ospita varie opere d'arte degne d'attenzione, come il polittico cinquecentesco di Defendente Ferrari, ''Maria, Gesù Bambino e i Santi'' o il coro in legno intagliato, del 1545, decorato inserendo placche di bronzo e di ceramica di Limoges del XIII secolo, ma anche le statue della Carità, Fede e Speranza poste a decorazione del monumento della famiglia La Marmora, o il busto di Alfonso La Marmora, senza dimenticare i notevoli affreschi che ne decorano l'interno, opere di artisti piemontesi. Il Monastero di San Sebastiano, dopo varie destinazioni d'uso nel tempo, è oggi sede del Museo Biellese, in cui sono esposti i reperti di una necropoli romana, ed è un centro di cultura per mostre d'arte e conferenze.