Tre giorni per il giardino: la voce ai giovani

Tre giorni per il giardino: la voce ai giovani

Condividi
Tre giorni per il giardino: la voce ai giovani
Appuntamenti

19 settembre 2025

Dal 17 al 19 ottobre ti aspettiamo al Castello di Masino a Caravino (TO) per l’edizione autunnale della “Tre giorni per il giardino”. Protagonisti di questa edizione saranno i giovani, con progetti visionari e buone pratiche che rimettono al centro le risorse del tempo e della cura.

La “Tre giorni per il giardino” dà spazio ai giovani. Oltre a grandi nomi affermati nel panorama della cultura e della scienza – dalla scrittrice Alessandra Viola, che presenterà il suo libro Chiedi a una pianta, al climatologo Antonello Pasini, che parlerà di sfida climatica e cura del Pianeta – giardinieri con esperienze internazionali, ricercatori, storici, divulgatori e autori, appartenenti alle nuove generazioni, saranno gli ospiti straordinari dell’evento – al Castello e Parco di Masino a Caravino (TO) da venerdì 17 a domenica 19 ottobre 2025 – e daranno vita a un’edizione autunnale speciale condividendo progetti visionari e buone pratiche, innovative e ancora inesplorate, che rimettono al centro le risorse del tempo e della cura – temi cui è dedicato il programma culturale della Tre Giorni nel 2025 – indispensabili, oggi più che mai, nell’era del cambiamento climatico e della fragilità ambientale, per la conservazione e lo sviluppo della vita sulla Terra.

Il tempo e la cura: la voce ai giovani

Come si rapportano oggi i giovani, in un’epoca di così veloci trasformazioni, con il concetto di tempo e di cura?

Nei giovani è maturata una nuova attenzione al tema della cura verso l’ambiente, il clima e la biodiversità: una sensibilità nuova e preziosa, che merita di essere sollecitata e sostenuta per guidare e ispirare le nuove generazioni alla cultura e alla cura del giardino.

Nell’edizione autunno 2025 il ricco programma culturale rifletterà, attraverso un ampio ventaglio di esperienze e testimonianze, il tema della manifestazione attraverso quattro chiavi di lettura.

1) La cura del giardino come relazione

Esplora la cura e il contatto con la natura come strumenti per riscoprire l’ambiente che ci circonda e in cui viviamo, per conoscere se stessi e coltivare relazioni empatiche e consapevoli con gli altri. Tra gli ospiti, Alessandra Viola, in collaborazione con FOR – Festival for the Earth, parlerà del suo libro Chiedi a una pianta. Come semi alberi e fiori ci insegnano ad essere felici (Laterza 2024), rivolgendosi in particolare ai giovani impegnati nella transizione ecologica, nella creativa interpretazione della crisi della relazione tra Uomo e Ambiente e nella costruzione di rinnovati legami tra esseri umani e natura. Il libro suggerisce di mettersi in ascolto della lingua delle piante, gli esseri viventi più antichi del mondo, per trarne lezioni di vita utili a curare il deficit di natura che oggi affligge buona parte dell’umanità, riscoprirsi parte del tutto e concepire una nuova, più armoniosa idea di comunità.

Racconteranno l’esperienza innovativa della Biblioteca dei Semi di Milano Federica Reali, Rossana Mazzola e Claudia Lo Iacono, bibliotecarie, con Cornelius Gavril, presidente dell’associazione VerDiSegni, tra i promotori del progetto: un’iniziativa basata sul ciclo virtuoso del prestito e della restituzione dei semi, in cui la cura delle piante genera una nuova relazione tra città, cittadini e natura.

2) La cura dell’ambiente, tra clima e biodiversità

Per approfondire progetti volti a custodire e rigenerare la biodiversità anche nei contesti più antropizzati, come i giardini storici o gli ambienti urbani. Tra gli ospiti che interverranno Sara Segantin, classe 1998, scrittrice e alpinista, una delle fondatrici di Fridays for Future in Italia e ambasciatrice della Mediterranean Sea Foundation, interpreterà in modo originale l’atto del seminare e coltivare come atto politico, un gesto di disobbedienza, speranza e resistenza a favore della giustizia climatica e di nuove alleanze tra le persone e con la natura.
La valorizzazione della biodiversità animale e vegetale sarà al centro degli incontri con Olivia Dondina – classe 1988, Premio Giovani Talenti dell'Università degli Studi di Milano Bicocca, ricercatrice al Laboratorio di Conservazione della Biodiversità del Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università e membro del National Biodiversity Future Center (NBFC) – che racconterà la sua recente e positiva scoperta del moscardino, un piccolo roditore arboricolo raro in Pianura Padana, nel Parco Nord di Milano, che segna un importante traguardo per la biodiversità nelle aree urbane, e con Valentina Carasso – laureata in Scienze Forestali e Ambientali all’Università degli Studi di Torino, esperta di conservazione e rigenerazione della flora alpina minacciata – che spiegherà l’attività della banca del germoplasma vegetale a Chiusa Pesio (CN), presso una delle sedi dell'Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Marittime.

Ti sta piacendo questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per rimanere sempre aggiornato!

3) La cura del giardino nel tempo

Un viaggio tra passato e presente alla scoperta di buone pratiche tramandate di generazione in generazione, raccontate attraverso esperienze e testimonianze, ma anche documenti storici che offrono ancora oggi ispirazione per la gestione contemporanea del paesaggio. Gli appuntamenti in calendario vedranno giardinieri a confronto che porteranno le proprie esperienze sulle sfide del mestiere oggi e sguardi inediti sulla cura del paesaggio e del giardino, tra conservazione e innovazione. Federico De Fazio, giovane primo giardiniere del Parco del Castello di Masino – in dialogo con Laura Tos, responsabile della Biblioteca di Masino, e con la storica dell’arte Sara Martinetti – racconterà cosa significa oggi prendersi cura del parco, che dispone di una documentazione storica rara, in grado di testimoniare la sua evoluzione nei secoli.

Grazie alle carte custodite nell’archivio e nella biblioteca è possibile, inoltre, progettare il futuro del parco, realizzando interventi di restauro e nuovi spazi con specie adatte al clima attuale, senza snaturare l’identità del luogo.

Ancora, un momento interessante sarà la tavola rotonda sui Giardini che cambiano, alla quale parteciperanno, tra gli altri, il vivaista ventenne Fabio Casadei, il più giovane giudice rodologo, ovvero esperto di rose, impegnato nelle competizioni europee dal 2022; Simone Boggia, 30 anni, capo giardiniere dei giardini storici di Villa Carlotta sul Lago di Como; Nahuel Portero, classe 1996, nato e cresciuto a Rosario in Argentina e dal 2023 “giardiniere d’arte” ai Giardini di Villa della Pergola; Giovanni Delù, 32 anni, divenuto, dopo l’esperienza alla Reggia di Venaria Reale, vice capo giardiniere dei giardini di Trianon, Marly e Gran Parco di Versailles. E sempre da Versailles a Masino, il diciottenne Paolo Aiazzone, studente dell’Istituto “Gae Aulenti” di Biella, che ha appena concluso un tirocinio formativo nel parco del castello.

4) La cura del giardino e la manualità

Dimostrazioni e laboratori formativi legati a pratiche artigianali e di coltivazione, educazione alle arti e ai mestieri legati al verde, dalle tecniche per coltivare zucche e Hippeastrum alle creazioni di flower design.

La mostra mercato

Non mancheranno interessanti novità anche nella mostra mercato, curata da Emanuela Orsi Borio. Oltre cento vivaisti provenienti da tutta Italia ed espositori altamente specializzati proporranno piante e idee per il giardino, presentando e suggerendo, accanto alle soluzioni tradizionali, nuove possibilità e pratiche originali che favoriscano non solo la bellezza, ma anche e sempre più la sostenibilità nella cura del verde.

giovani
Partecipa alla "Tre Giorni per il Giardino"

Ti aspettiamo dal 17 al 19 ottobre al Castello di Masino a Caravino (TO)

News correlate

Registrati alla newsletter
Accedi alle informazioni per te più interessanti, a quelle inerenti i luoghi più vicini e gli eventi organizzati
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te