15 gennaio 2025
Il FAI nasce nel 1975 e nel corso del decennio successivo nascono le prime Delegazioni: presìdi sul territorio utili a favorire un approccio diverso della Fondazione a seconda delle peculiarità regionali, e indispensabili per instaurare rapporti con gli iscritti e divulgare la conoscenza della missione del FAI a sempre più persone.
La diffusione del FAI sul territorio nazionale avviene attraverso la scelta di Presidenti regionali, personalità che hanno rapporti istituzionali, sociali e culturali con la propria comunità di riferimento e che sono in grado di garantire l’autorevolezza di un’associazione nuova e non assimilabile a nessun’altra. (A. Saibene, Il Paese più bello del mondo, p.168, UTET, 2019)
Oggi, nell’anno delle celebrazioni per i primi cinquant’anni del FAI, vogliamo ringraziare tutte le Delegazioni, che hanno contribuito e contribuiscono tutt’ora a fare la storia della Fondazione e che continuano a essere attive grazie all’impegno dei volontari. In rappresentanza di tutte presentiamo di seguito quelle che proprio nel 2025 festeggiano compleanni importanti.
Aperta nella città natale del FAI, da quarantacinque anni la Delegazione di Milano è attiva sul territorio cittadino e conta oggi oltre 40.000 iscritti. Sono stati decenni intensi, che hanno visto portare avanti l’impegno volontario da Capi Delegazione che hanno trasmesso passione e tante idee, facendo crescere il gruppo di iscritti e di volontari.
Nel Notiziario n.1 del FAI, del 1980, se ne cita la prima opera di informazione presso i notai.
Cinque le Regioni con le Delegazioni FAI più longeve: Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte e Veneto.
Sull’onda dell’esperienza di Milano, nel 1984 in Lombardia aprono le Delegazioni di Como e Brescia e l’anno successivo anche quella di Lecco, portando a quattro i presìdi FAI.
Nello stesso anno anche a Padova e Vicenza nascono due Delegazioni: per la prima volta sono attivi due gruppi di volontari fuori dalla Lombardia.
Inoltre, vanno citati i quarant’anni di Bologna, Ferrara, Genova, Novara e Vercelli: Delegazioni che ancora oggi continuano a vivacizzare il panorama culturale cittadino, portando avanti anche progetti come Apprendisti Ciceroni, FAI Giovani e FAI Ponte tra culture, con il contributo di tanti nuovi volontari, che supportano la missione della Fondazione veicolando i messaggi anche attraverso i social network.
La Delegazione di Bassano del Grappa quest’anno, proprio in occasione dei suoi 35 anni, ha vinto il prestigioso premio di San Bassiano. Si tratta di un premio che ogni anno viene assegnato dal Comune alle realtà particolarmente incisive nel tessuto della città, dal punto di vista culturale, economico e sociale.
Trenta candeline invece per le Delegazioni di Bari e Foligno, che che con Napoli (1987), Salerno, Ancona, Macerata e Pesaro (1984) hanno rappresentato l’avanguardia del volontariato FAI nel centro-sud.
Oggi le Delegazioni sono 133: alcune si apprestano a raggiungere i quarant’anni di vita, altre i trenta e altre ancora festeggiano i venticinque, come Lecce e Catania. E poi ci sono le “piccole della famiglia”, le ultime nate, che hanno già fatto sentire la loro voce e agito concretamente nelle proprie realtà territoriali, come la Delegazione del Salento Jonico, che compirà quest’anno il suo primo anno di vita, oppure le Delegazioni di Sulmona e dei Trulli e delle Grotte, che festeggeranno i loro primi due anni di attività.
Ma tutte insieme, dalla più giovane alla più longeva, grazie all’attività di Delegati e volontari, rappresentano la concretizzazione di quella visione che in un dattiloscritto del 1975, attribuibile ad Alberto Predieri, uno dei fondatori del FAI, veniva così descritta:
Quando si parla di ambiente, non si intende soltanto il luogo fisico, ma anche l’elemento umano che gli fornisce la linfa vitale. Quindi la cultura ambientale, come la intende il FAI, è cultura popolare, volta al coinvolgimento di una collettività che è stata per secoli tenuta in disparte, quasi che il mondo in cui tutti viviamo fosse riservato a una aristocrazia di pensiero […] (A. Saibene, Il Paese più bello del mondo, p.113, UTET, 2019)
Grazie a tutti i Delegati e volontari che quest’anno celebrano insieme a noi i 50 anni della Fondazione e continuano a essere il volto del FAI sul territorio, e grazie a chi in questi anni ha contribuito a portare avanti la missione del FAI in tutta Italia!
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