09 dicembre 2024
Nel 2025 il FAI celebra cinquant’anni dalla sua Fondazione e per festeggiare questa importante ricorrenza, abbiamo chiesto a un grande amico del FAI, l’illustratore Jean Blanchaert, di interpretare la nostra missione e i nostri valori attraverso la creazione di un’edizione speciale del logo del FAI che dal mese di gennaio vestirà il sito della Fondazione e sarà utilizzato nella comunicazione del 2025.
Nelle eleganti linee a china del nuovo logo è riconoscibile il tratto distintivo dell’artista che ha già collaborato con la Fondazione in diverse occasioni, tra cui la stesura del Notiziario n°157 del 2020, dedicato al ricordo di Giulia Maria Crespi, scomparsa nel luglio di quell'anno.
Il Presidente Marco Magnifico, osservando il nuovo logo per i cinquant’anni, si è domandato:
«Ma l’uccellino che Jean Blanchaert ha fatto posare sul FAI guarda indietro o avanti? (…) Giano, l’uccellino bifronte del FAI ci invita a volare tutti assieme, energici e fiduciosi verso un futuro il più possibile variopinto e profumato ma sempre ben spalancando gli occhi sul passato perché chi non sa da dove viene assai difficilmente può avere ben chiaro dove vuole arrivare».
Nella versione della tessera del 2025 elaborata sempre da Blanchaert, al nuovo logo sono stati aggiunti due elementi: le colonne e l’ulivo.
Le colonne richiamano il sostegno di tutti gli iscritti che in cinquant’anni ci hanno supportato e ci hanno consentito di crescere, tutelando e preservando sempre di più la varietà e l’unicità del patrimonio culturale del nostro Paese.
L’ulivo rappresenta proprio questa crescita, affonda le sue radici nel passato e continua a germogliare guardando al futuro.
Per la prima volta la nuova tessera FAI è realizzata in materiale sostenibile. La scelta di una cartotecnica green si sposa con il percorso di sostenibilità ambientale, tema ormai fondamentale per la Fondazione.
«Il volo del FAI è appena iniziato; cinquant’anni sono una briciola – ha dichiarato infine Magnifico – ma grazie a “quei due” (Giulia Maria Crespi e Renato Bazzoni, NdR) che, assieme ad Alberto Predieri e Franco Russoli, ci hanno fondato nel 1975, a chi ci ha creduto donandogli i suoi tesori, alle migliaia di volontari che donano al futuro del passato il loro tempo, la loro intelligenza e il loro entusiasmo, a una squadra di professionisti che ci lavorano con passione e soprattutto a voi iscritti che ci sostenete con fiducia, il volo dell’uccellino bifronte sarà ancora lungo e fecondo».
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