23 febbraio 2024
In conformità con l’art. 9 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità i temi dell’inclusione e dell’accessibilità sono parte di un percorso formativo e progettuale essenziale a elevare gli standard di accoglienza dei Beni della Fondazione, rispondendo così alle esigenze di un pubblico sempre più ampio.
Realizzato in collaborazione con Museo per tutti dell’Associazione L’abilità Onlus e Fondazione De Agostini e dal 2022 con il sostegno di Viatris, Bene FAI per tutti è un progetto attivo dal 2016 che offre ai visitatori con disabilità intellettive la possibilità di vivere un'esperienza di visita soddisfacente e coinvolgente in undici Beni FAI.
Per ogni Bene è stata realizzata una guida di lettura facilitata, redatta in linguaggi accessibili e scaricabile online, che contiene diversi materiali educativi dedicati agli spazi del Bene e a quanto contengono. È stato inoltre formato lo staff, che è così in grado di garantire visite guidate specialistiche.
Il progetto si sta ampliando e a partire da quest’anno le guide di lettura facilitata saranno disponibili anche in altri Beni, primo fra tutti, Palazzo Moroni a Bergamo.
Inoltre, per alcuni eventi della Fondazione, tra i quali anche il prossimo Soffio di Primavera a Villa Necchi Campiglio a Milano, è stata redatta una brochure con testi facilitati e immagini che garantiscono la comprensione dell'esperienza e la partecipazione delle persone con disabilità intellettiva in modo attivo.
Il progetto Sentire l’Arte, realizzato in collaborazione con ENS – Ente Nazionale per la Protezione e l’Assistenza dei Sordi Onlus, Consiglio Regionale della Lombardia e grazie al fondamentale contributo di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo, è attivo a Villa e Collezione Panza (Varese) e Villa Necchi Campiglio (Milano). Nei due Beni è possibile organizzare, su prenotazione, visite per gruppi condotte da guide con formazione specifica in LIS (Lingua dei Segni Italiana). I singoli visitatori possono utilizzare liberamente un tablet con una video-guida gratuita in LIS e in IS (International Sign).
L’Associazione Amici del FAI, in linea con la sua missione di dare accesso alla cultura a tutti, ha sostenuto, sviluppato e co-progettato insieme all’Ufficio Formazione e all’Ufficio Coordinamento Offerta di Visita del FAI una proposta formativa dedicata a 70 persone.
Il programma, che mira a garantire alle persone con disabilità una reale inclusione e accessibilità all’offerta culturale promossa dalla Fondazione, è strutturato secondo obiettivi formativi progettati insieme a realtà associative e formatori esperti, attivi da anni nel campo delle disabilità e della sicurezza: Fondazione Paideia di Torino, Museo Tattile Statale Omero di Ancona, Istituto dei Sordi di Torino, Gruppo SILIS Roma e Frareg.
– Migliorare la conoscenza delle diverse disabilità e delle rispettive esigenze, la gestione della comunicazione verso i visitatori, la qualità della comunicazione che deriva dalla percezione dell’esperienza di visita;
– Conoscere le tecnologie, gli strumenti, i metodi e le esperienze nazionali e internazionali nell’ambito dell’accessibilità al patrimonio culturale, dell’educazione all’arte e alla natura per le persone con disabilità sensoriali, cognitive e motorie;
– Utilizzare in modo consapevole gli strumenti per garantire un’esperienza di visita inclusiva in sicurezza, con particolare attenzione alla valutazione del rischio specifico e alle modalità di assistenza alle persone disabili;
– Formare professionalità all’interno dei Beni FAI in grado di sviluppare e gestire in maniera autonoma progetti di accessibilità anche su scala pluriennale.
Il programma, che coinvolge in maniera differente e in base alle specifiche funzioni ed esigenze il personale dei Beni FAI e delle Sedi, si suddivide in 7 moduli formativi per un totale di 142 ore di aula: partendo da un corso base di accoglienza per le persone con disabilità motorie, sensoriali e intellettive si passa ai moduli di approfondimento sulle singole disabilità, sulla gestione delle emergenze e sulla scrittura in CAA – Comunicazione Aumentativa e Alternativa per arrivare a un workshop dedicato alla progettazione di attività accessibili applicate al contesto museale.
Grazie alla collaborazione avviata con l’Istituto dei Sordi di Torino nell’ambito di questo progetto, da oggi anche il FAI ha il suo nome-segno in LIS – Lingua dei Segni Italiana.
Il nome-segno, attribuito dalla Comunità Sorda ad ogni suo componente per identificarlo, è per la Fondazione simbolo di riconoscimento e di grande valore identitario.
Grazie a Enrico Dolza, Direttore Istituto dei Sordi di Torino e Nicola Della Maggiora, artista sordo, attore e poeta.