07 ottobre 2022
Si sono da poco conclusi i lavori di riqualificazione e restauro di una porzione ammalorata della Scala Grande di Monesteroli, minuscolo borgo - frazione del Comune della Spezia - inserito nel Parco Nazionale delle Cinque Terre, Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO. L’intervento è stato reso possibile grazie al contributo di 6.136 euro messo a disposizione da FAI e Intesa Sanpaolo nell’ambito della X edizione del censimento “I Luoghi del Cuore”.
Nel 2020 il Comitato “Per Monesteroli”, composto da volontari che negli anni hanno frequentato e vissuto questo borgo unico che si raggiunge solo a piedi attraverso una scalinata di oltre 1.200 gradini, si è attivato per la raccolta voti in occasione de “I Luoghi del Cuore” con l’obiettivo di dare visibilità e rilanciare la fruizione di questo luogo affascinante, oggi disabitato ma molto visitato soprattutto nel periodo estivo, che rischiava di essere dimenticato.
Monesteroli è stato votato da ben 7.845 persone, tra cui anche alcuni personaggi famosi, come Clayton Norcross e Dario Vergassola, e grazie a questo importante risultato l’Associazione Per Tramonti ODV, che comprende i rappresentanti del Comitato, ha potuto partecipare al bando che il FAI lancia dopo ogni edizione del censimento, presentando richiesta di contributo per il restauro della scalinata. Il progetto è stato accolto e ha così ottenuto il finanziamento del FAI e di Intesa Sanpaolo, a cui si è sommato il cofinanziamento del Comune della Spezia e del Parco Nazionale delle Cinque Terre e una collaborazione tecnica con il Politecnico di Milano – Dipartimento di Architettura e Studi Urbani per lo sviluppo degli studi storico-culturali e di fattibilità per gli interventi di riqualificazione.
Per la realizzazione del progetto è stata fondamentale la collaborazione e l'integrazione operativa tra i diversi partner.
L’Associazione Per Tramonti ODV ha provveduto a individuare i professionisti incaricati della progettazione e della direzione dei lavori e la ditta incaricata della esecuzione dei lavori. Ha provveduto inoltre al coordinamento del progetto, tenendo in particolare i rapporti con FAI, Politecnico di Milano, Parco Nazionale delle Cinque Terre e Comune della Spezia.
Il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, nella persona del Prof. Jacopo Leveratto in qualità di responsabile scientifico, ha collaborato con le parti allo sviluppo degli studi storico-culturali finalizzati alla riqualificazione dell’opera e l'architetto Michele Porcelluzzi ha realizzato il progetto tecnico per il restauro del tratto di scalinata ammalorato.
Il Parco Nazionale delle Cinque Terre ha rilasciato i competenti pareri di legge e ha partecipato all’iniziativa sostenendo l’esecuzione delle opere di progetto con un cofinanziamento di 20.000 euro.
Il Comune di La Spezia ha partecipato all’iniziativa sostenendo l’esecuzione delle opere di progetto con un cofinanziamento di 20.000 euro e ha fornito supporto - all’Associazione e ai progettisti incaricati - nell’individuazione dei contenuti principali del progetto, degli obiettivi e dei dettagli tecnici, concorrendo alla formulazione della domanda da presentare al FAI e fornendo formale approvazione e autorizzazione a procedere.
Dal punto di vista tecnico, la ricostruzione a secco dei due muri in conci di pietra di dimensioni varie è stata compiuta seguendo le norme di riferimento del Manuale per la costruzione di muri a secco, edito dal Parco Nazionale delle Cinque Terre.
La scalinata, che si trova nell’area denominata Tramonti, è un’opera straordinaria per tecnica costruttiva e, oltre a rappresentare un segno fondamentale dell’assetto paesaggistico del Parco Nazionale delle Cinque Terre, ha un valore testimoniale insostituibile nel racconto della “viticoltura eroica” che caratterizza la zona. Nelle cantine di Monesteroli - storicamente di proprietà degli abitanti di Biassa, altra frazione di La Spezia, e tuttora ben conservate anche se non più utilizzate - veniva vinificata l’uva raccolta nei vigneti circostanti, trasportata a spalla lungo questa ripida scalinata. Un monumento frutto di antica fatica, sofferenza e genialità dei liguri, popolo che ha saputo gestire un territorio dalle caratteristiche estremamente difficili, con soluzioni tecniche fuori dal comune. Purtroppo oggi i vecchi guardiani del borgo, indeboliti dal trascorrere del tempo, non hanno più le forze per affrontare simili difficoltà e di riflesso la grande scalinata, nonostante la sua maestosità, è fortemente in pericolo.
Il borgo di Monesteroli è destinato a uno sviluppo potenziale come luogo per un turismo lento, nello spirito della Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS) alla quale il Parco Nazionale delle Cinque Terre ha aderito fin dal 2015. Un turismo rivolto a visitatori interessati a realizzare esperienze uniche di rivisitazione di una tipologia esistenziale i cui segni sono qui ancora ben leggibili nelle costruzioni, nella scalinata e nei terrazzamenti. In quest’ottica, l’intervento di recupero della Scala Grande realizzato grazie al contributo “I Luoghi del Cuore” è particolarmente importante ed è il primo step di un più ampio progetto di valorizzazione e salvaguardia del borgo che, altrimenti, rischierebbe di andare perso nonostante l’impegno e l’affetto di tanti abitanti e associazioni del territorio. Un progetto che, partendo dalla ricognizione dei proprietari dei terreni ormai abbandonati dell’area, prevede il recupero dei vigneti abbandonati, prendendo come modello quanto realizzato dalla Fondazione Manarola (Cinque Terre) per la riqualificazione dei terreni abbandonati e la ricostruzione dei muri a secco, al fine di ripristinare l’antica coltivazione della vigna.
Per Caterina Natale, Presidente dell’Associazione Per Tramonti ODV «occorre partire da questo importante risultato per creare le condizioni migliori alla conservazione delle storiche cantine. La presenza di strutture attive consente di presidiare in modo più efficace il territorio attraverso l'azione quotidiana di custodia e cura. Questo si ripercuote su tutto l'ambiente, ricreando le condizioni per il mantenimento dei terrazzamenti che costituiscono l'essenza e l'elemento costitutivo del territorio».
Marinella Curre Caporuscio, Capodelegazione FAI La Spezia ha commentato: «La Delegazione FAI della Spezia, sempre vicina al territorio di competenza, esprime la propria soddisfazione per la conclusione dei lavori di restauro di una porzione ammalorata della scalinata di Monesteroli, unica via di accesso al borgo, luogo del cuore per tutti coloro che lo conoscono e lo scoprono. Ancora una volta, dopo il Convento dei Frati di Monterosso e la Chiesa di San Michele Arcangelo a Pegazzano, la provincia spezzina si è dimostrata molto sensibile al censimento “I Luoghi del Cuore”. Una partecipazione sempre importante di comitati e persone che ha permesso ogni volta di ottenere un contributo da FAI e Intesa Sanpaolo, perché non solo è innegabile la bellezza di questi luoghi, ma con il censimento emerge forte anche la volontà di ognuno di conservare la bellezza di un Patrimonio da proteggere per le future generazioni».
L'XI censimento è aperto, fino al 15 dicembre puoi votare i luoghi che ami!