Villa Corio Rusconi, esempio di casa nobile, fu costruita su commissione della famiglia milanese dei Corio, utilizzando i proventi derivanti dalle rendite della prepositura di Sant’Ambrogio a Milano. A seguito di vicende che portarono la famiglia Corio alla decadenza, la villa passò a diversi proprietari.
La Villa ha le caratteristiche architettoniche degli edifici seicenteschi di progettazione ricchiniana: tipica pianta ad U, con uno scenografico corpo centrale a tre piani e due ali laterali destinate a pars rustica. Un giardino diffuso si sviluppa in due aree: quella prospiciente l’edificio e quella retrostante. Un architrave in pietra reca lo stemma Corio sormontato da un cappello prepositurale e la data di conclusione dei lavori al 1656 all’epoca del Marchese Giuseppe. Le sale di rappresentanza sono affrescate con i motivi tipici della “civiltà di villa”: dalle decorazioni parietali alla pittura di paesaggio, dai soggetti mitologici fino alle figure allegoriche.