In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Risalente ai primi anni del 1900, Villa Lenti fu costruita sulle rovine del convento di San Domenico Vecchio, primo convento domenicale extra moenia, lontano dal nucleo antico della città e dalla prima maglia di espansione, lungo la storica via per Taranto. La Villa, ancora oggi isolata rispetto al fitto tessuto urbano circostante, testimonia con la sua imponenza e la propria architettura in stile neorinascimentale la ricchezza e il prestigio della sua committenza: la famiglia Lenti.
La Villa è ricca di testimonianze storiche: insiste su un antico impianto conventuale, composto da 12 piccole celle intorno a un chiostro quadrato. La struttura cinquecentesca, insufficiente ad accogliere i monaci e con importanti problemi statici, nella prima metà del 1700 spinge i domenicani a spostarsi verso l'abitato. All'inizio del XIX sec., con la legge di soppressione degli Ordini Possidenti, il vecchio convento viene soppresso. Segue la confisca di tutti i beni, l'assegnazione al demanio dello Stato, quindi l'appropriazione da parte della famiglia Lenti che nei primi anni del '900 abbandona definitivamente la propria la dimora storica di via Porta Nuova. Incerte risultano le notizie sull'attribuzione del progetto della villa all'ingegnere Enrico Palermo.
Villa Lenti è una dimora gentilizia di notevole pregio architettonico. Fu commissionata dalla famiglia Lenti, esponente di spicco di quella ricca borghesia terriera pugliese che raggiunse nell'Ottocento il massimo della sua potenza economica. L'edificio costituisce l'espressione più importante di architettura neo-rinascimentale del paesaggio urbano di Noci. A pianta rettangolare, si sviluppa su 4 livelli funzionali distinti. In facciata domina un loggiato caratterizzato da tre arcate a tutto sesto su ordine gigante, collegato a due ampi belvedere rivolti al paesaggio circostante. Importante il giardino privato sul lato di sud-ovest dell'edificio,con un Cedro del Libano centenario ed una fitta vegetazione distribuita tra sentieri curvilinei e delimitata da un massiccio muro di cinta praticabile alla sommità. L'interno della villa conserva l'arredo ricercato e le finiture di pregio dell'epoca: boiserie in finto marmo, volte affrescate, anche in stile liberty, rivestimenti in carta da parati, stucchi decorativi. Originali sono anche i candelabri, gli arazzi, i mobili intagliati e scolpiti in legno, le porte a riquadri e i pavimenti in cementine del primo Novecento, con un repertorio figurativo molto vasto.
Il complesso - simbolo di un'epoca tramandata fino ai giorni nostri - è di proprietà degli eredi della famiglia Lenti ed è attualmente inoccupato ed inaccessibile al pubblico. Sarà eccezionalmente aperto ai visitatori che potranno scoprire alcune delle più pregevoli sale decorate, il magnifico loggiato con le terrazze panoramiche, il giardino annesso con i resti di antichità ed il fascino dell'intero luogo.
Visite curate da : Volontari FAI, Apprendisti Ciceroni del Polo Liceale "Majorana-Laterza" di Putignano e studenti dell'indirizzo musicale dell'Istituto Gallo Positano di Noci
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