I Luoghi del Cuore
Il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare
VILLA FIRRIATO

VILLA FIRRIATO

CANICATTI, AGRIGENTO

7,556°

POSTO

2

VOTI
Condividi
VILLA FIRRIATO
Villa Firriato nasce come dimora di campagna del barone Francesco Lombardo Gangitano (1835-1910), personalità di spicco e filantropo della città di Canicattì. Ad inizio secolo, egli affidò a Ernesto Basile il progetto di ampliamento e adattamento di un baglio preesistente, operando innanzitutto un ampliamento di un edificio a due elevazioni con superfetazioni orizzontali e verticali; a questo edificio Basile vi addossò un vano scala loggiato lungo il fronte lungo e una torre merlata con bugne angolari e fasce marcapiano, con torrino d'angolo per raggiungere la terrazza sommitale. Tale nuova configurazione dell'immobile va a costituire la casa padronale, nucleo centrale della nuova impostazione del baglio. Attorno all'edificio padronale vi sono una serie di corpi di fabbrica, alcuni dei quali di evidente stile liberty e con richiami a successive e coeve opere di Basile, specie se si guarda alle realizzazioni nel palermitano. Tra questi corpi accessori vi sono il chiosco, realizzato su pianta quadrata in conci calcarei e calcestruzzo armato per la copertura, simmetrico nei quattro prospetti, con copertura a doppio padiglione e guglia sommitale: oggi il chiosco risulta gravemente danneggiato a causa della caduta di un limitrofo albero ad alto fusto. Altro elemento di pregevole fattura è la torre serbatoio, realizzata in muratura portante e acciaio nella parte sommitale: anche in questo caso l'impianto di base è quadrato, con scala a chiocciola centrale per raggiungere il terrazzino da cui si gode di una splendida vista sul baglio e sulle campagne limitrofe. A completare il baglio vi sono poi la guardiola, posta nel vertice nord dell'impianto, due case coloniche destinate ai più stretti collaboratori per la conduzione del baglio, le stalle, una terrazza panoramica con sottostanti magazzini seminterrati, un ingresso posteriore pergolato in ferro battuto, e un altro piccolo corpo di fabbrica posto al vertice ovest dell'impianto destinato all'apicoltura: le api erano necessarie per l'impollinazione delle varie specie esotiche del giardino, provenienti dall'orto botanico di Palermo. La villa, in mano a privati, oggi è in disuso e versa in stato di totale abbandono.

Gallery

Scheda completa al 100%
Arricchisci o modifica questa scheda

Esiste già una scheda per questo luogo?
Segnalaci se questa scheda è un duplicato.

I contenuti di questa scheda sono generati dagli utenti e non riflettono un giudizio del FAI sul luogo.
Il FAI non è responsabile dell’eventuale violazione di copyright delle immagini pubblicate.
Contenuti impropri e utilizzi non corretti delle immagini possono essere segnalati a: iluoghidelcuore@fondoambiente.it.
Questo luogo è stato votato anche nel:
Censimento 2022

589° Posto

6 Voti
Censimento 2020

5,469° Posto

27 Voti
Censimento 2018

2,421° Posto

34 Voti
Censimento 2016

2,535° Posto

24 Voti
Censimento 2014

6,122° Posto

3 Voti
Censimento 2012

9,894° Posto

1 Voti
0

Vota altri luoghi vicini

8,579°
2 voti

Edificio civile

MASSERIA DI CAZZOLA A CANICATTI

CANICATTI, AGRIGENTO

9,597°
1 voto

Area archeologica

SITO ARCHEOLOGICO VITO SOLDANO

CANICATTI', AGRIGENTO

Vota altri luoghi simili

5,340 voti

Villa

VILLA BONELLI

BARLETTA, BARLETTA ANDRIA TRANI

45°
786 voti

Villa

VILLA DEL CAVALIER VALLETTA

SAN PIETRO VERNOTICO, BRINDISI

140°
227 voti

Villa

VILLA IMPERIALE DI DAMECUTA

ANACAPRI, NAPOLI

Registrati alla newsletter
Accedi alle informazioni per te più interessanti, a quelle inerenti i luoghi più vicini e gli eventi organizzati

VILLA FIRRIATO

CANICATTI, AGRIGENTO

Condividi
VILLA FIRRIATO
Villa Firriato nasce come dimora di campagna del barone Francesco Lombardo Gangitano (1835-1910), personalità di spicco e filantropo della città di Canicattì. Ad inizio secolo, egli affidò a Ernesto Basile il progetto di ampliamento e adattamento di un baglio preesistente, operando innanzitutto un ampliamento di un edificio a due elevazioni con superfetazioni orizzontali e verticali; a questo edificio Basile vi addossò un vano scala loggiato lungo il fronte lungo e una torre merlata con bugne angolari e fasce marcapiano, con torrino d'angolo per raggiungere la terrazza sommitale. Tale nuova configurazione dell'immobile va a costituire la casa padronale, nucleo centrale della nuova impostazione del baglio. Attorno all'edificio padronale vi sono una serie di corpi di fabbrica, alcuni dei quali di evidente stile liberty e con richiami a successive e coeve opere di Basile, specie se si guarda alle realizzazioni nel palermitano. Tra questi corpi accessori vi sono il chiosco, realizzato su pianta quadrata in conci calcarei e calcestruzzo armato per la copertura, simmetrico nei quattro prospetti, con copertura a doppio padiglione e guglia sommitale: oggi il chiosco risulta gravemente danneggiato a causa della caduta di un limitrofo albero ad alto fusto. Altro elemento di pregevole fattura è la torre serbatoio, realizzata in muratura portante e acciaio nella parte sommitale: anche in questo caso l'impianto di base è quadrato, con scala a chiocciola centrale per raggiungere il terrazzino da cui si gode di una splendida vista sul baglio e sulle campagne limitrofe. A completare il baglio vi sono poi la guardiola, posta nel vertice nord dell'impianto, due case coloniche destinate ai più stretti collaboratori per la conduzione del baglio, le stalle, una terrazza panoramica con sottostanti magazzini seminterrati, un ingresso posteriore pergolato in ferro battuto, e un altro piccolo corpo di fabbrica posto al vertice ovest dell'impianto destinato all'apicoltura: le api erano necessarie per l'impollinazione delle varie specie esotiche del giardino, provenienti dall'orto botanico di Palermo. La villa, in mano a privati, oggi è in disuso e versa in stato di totale abbandono.
Campagne in corso in questo luogo
Storico campagne in questo luogo
I Luoghi del Cuore
2012, 2014, 2016, 2018, 2020, 2022
Registrati alla newsletter
Accedi alle informazioni per te più interessanti, a quelle inerenti i luoghi più vicini e gli eventi organizzati
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te