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VILLA DOMENICO SERRA A CORNIGLIANO

VILLA DOMENICO SERRA A CORNIGLIANO

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VILLA DOMENICO SERRA A CORNIGLIANO
La villa è stata realizzata in stile neoclassico, secondo il gusto dell’epoca, e si presenta come un maestoso edificio costituito dalla presenza di avancorpi loggiati, terrazze e scaloni simmetrici che ne articolano la facciata. Il corpo principale dell'edificio, appoggia al primo piano su una grande terrazza, collegata al giardino tramite una sapiente costruzione scenografica di scaloni laterali ,i quali, sono separati centralmente dal principale avancorpo cilindrico ,che precedentemente ospitava al suo interno la Grotta del Ninfeo. Gli scaloni sono posti in maniera perfettamente simmetrica sulla facciata principale e oltre a collegare il piano nobile della struttura al giardino, mettono anche in comunicazione entrambi con gli avancorpi loggiati laterali alle quali si giunge direttamente al termine delle scalinate stesse. Purtroppo, il complesso architettonico ha perduto nel corso del tempo la decorazione del fastigio e delle statue che originariamente adornavano le nicchie scavate nella struttura del prospetto principale di facciata. L'Architetto Andrea Tagliafichi, aveva previsto una soluzione decorativa ed estetica che concerne le finestre del piano nobile di facciata , ovvero, queste ultime vengono sormontate da archi ciechi, soluzione peraltro, già utilizzata dall'architetto per la realizzazione di Villa Doria a Sampierdarena. I padiglioni laterali loggiati ,ai quali si ha accesso dal piano nobile si trovano in posizione simmetrica rispetto all'avancorpo cilindrico che funge da riferimento centrale dell'edificio e sono coronati dalla presenza di terrazzamenti, oggi non praticabili a causa del cattivo stato delle pavimentazioni . Lo stile neoclassico di cui ci informa l'architetto, non si rispecchia solo nell'elaborazione del complesso architettonico, ma anche nello stile dell'arredamento interno, nel mobilio e nei vari suppellettili realizzati per adornare la residenza. La villa, è stata restaurata alla fine del secolo scorso dall' Arch. Balzaretti. Precedente al restauro dell'architetto, è l'intervento apportato da parte del Genio Civile tra il 1951 e il 1953, a seguito dei gravi danni riportati all'edificio nell'anno 1944, danni, causati durante i bombardamenti di guerra al Porto di Genova. Fortunatamente, il progetto ha conferito la possibilità di recuperare le parti decorative e le forme esterne appartenenti al progetto originale. La struttura originale del giardino, progettato dal Tagliafichi ,è purtroppo stata smembrata nel corso degli anni. Sappiamo comunque dalle tavole progettuali conservate all'ufficio del Patrimonio di Genova che quest'ultimo, si estendeva anteriormente, a partire dalla facciata principale, fino al mare, e si snodava secondo dettami geometrici e regolari tipici del gusto neoclassico a partire dal lungo viale centrale che conduceva dall'ingresso della villa fino al termine del giardino stesso. Il giardino, non solo si estendeva anteriormente ma anche posteriormente al corpo dell'edificio di villa, rispecchiando le tipologie di giardini signorili in voga all'epoca e che possiamo osservare a Genova anche in epoche precedenti. Il parco oggi, è aperto al pubblico, e si presenta fortemente modificato rispetto al periodo di ideazione ,a seguito delle diverse necessità dell’utenza, ma presenta ancora alcune sistemazioni apportate originariamente dal Tagliafichi, ovvero, un accenno al vecchio viale centrale principale che divideva il giardino in due parti simmetriche e speculari nelle decorazioni, di cui oggi si può ravvisare solo una minima parte restante che collega l'entrata della villa al parco giochi. La villa ha subito un nuovo restauro che si è concluso nel 2012 tramite Società per Cornigliano che ha riportato la villa ai fasti originali; da allora è in attesa di essere adibita a nuove funzioni, con evidenti segni di degrado e vandalismo dati dal mancato utilizzo.

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La villa è stata realizzata in stile neoclassico, secondo il gusto dell’epoca, e si presenta come un maestoso edificio costituito dalla presenza di avancorpi loggiati, terrazze e scaloni simmetrici che ne articolano la facciata. Il corpo principale dell'edificio, appoggia al primo piano su una grande terrazza, collegata al giardino tramite una sapiente costruzione scenografica di scaloni laterali ,i quali, sono separati centralmente dal principale avancorpo cilindrico ,che precedentemente ospitava al suo interno la Grotta del Ninfeo. Gli scaloni sono posti in maniera perfettamente simmetrica sulla facciata principale e oltre a collegare il piano nobile della struttura al giardino, mettono anche in comunicazione entrambi con gli avancorpi loggiati laterali alle quali si giunge direttamente al termine delle scalinate stesse. Purtroppo, il complesso architettonico ha perduto nel corso del tempo la decorazione del fastigio e delle statue che originariamente adornavano le nicchie scavate nella struttura del prospetto principale di facciata. L'Architetto Andrea Tagliafichi, aveva previsto una soluzione decorativa ed estetica che concerne le finestre del piano nobile di facciata , ovvero, queste ultime vengono sormontate da archi ciechi, soluzione peraltro, già utilizzata dall'architetto per la realizzazione di Villa Doria a Sampierdarena. I padiglioni laterali loggiati ,ai quali si ha accesso dal piano nobile si trovano in posizione simmetrica rispetto all'avancorpo cilindrico che funge da riferimento centrale dell'edificio e sono coronati dalla presenza di terrazzamenti, oggi non praticabili a causa del cattivo stato delle pavimentazioni . Lo stile neoclassico di cui ci informa l'architetto, non si rispecchia solo nell'elaborazione del complesso architettonico, ma anche nello stile dell'arredamento interno, nel mobilio e nei vari suppellettili realizzati per adornare la residenza. La villa, è stata restaurata alla fine del secolo scorso dall' Arch. Balzaretti. Precedente al restauro dell'architetto, è l'intervento apportato da parte del Genio Civile tra il 1951 e il 1953, a seguito dei gravi danni riportati all'edificio nell'anno 1944, danni, causati durante i bombardamenti di guerra al Porto di Genova. Fortunatamente, il progetto ha conferito la possibilità di recuperare le parti decorative e le forme esterne appartenenti al progetto originale. La struttura originale del giardino, progettato dal Tagliafichi ,è purtroppo stata smembrata nel corso degli anni. Sappiamo comunque dalle tavole progettuali conservate all'ufficio del Patrimonio di Genova che quest'ultimo, si estendeva anteriormente, a partire dalla facciata principale, fino al mare, e si snodava secondo dettami geometrici e regolari tipici del gusto neoclassico a partire dal lungo viale centrale che conduceva dall'ingresso della villa fino al termine del giardino stesso. Il giardino, non solo si estendeva anteriormente ma anche posteriormente al corpo dell'edificio di villa, rispecchiando le tipologie di giardini signorili in voga all'epoca e che possiamo osservare a Genova anche in epoche precedenti. Il parco oggi, è aperto al pubblico, e si presenta fortemente modificato rispetto al periodo di ideazione ,a seguito delle diverse necessità dell’utenza, ma presenta ancora alcune sistemazioni apportate originariamente dal Tagliafichi, ovvero, un accenno al vecchio viale centrale principale che divideva il giardino in due parti simmetriche e speculari nelle decorazioni, di cui oggi si può ravvisare solo una minima parte restante che collega l'entrata della villa al parco giochi. La villa ha subito un nuovo restauro che si è concluso nel 2012 tramite Società per Cornigliano che ha riportato la villa ai fasti originali; da allora è in attesa di essere adibita a nuove funzioni, con evidenti segni di degrado e vandalismo dati dal mancato utilizzo.
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