In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Villa Crotta de Manzoni si trova ad Agordo, in una suggestiva conca circondata dalle Dolomiti, una delle "punte" di penetrazione estreme verso nord della cultura veneta, dove "L'ultima onda della Serenissima che si rompe e muore ai piedi delle maestose cattedrali rocciose del Nord" (Dino Buzzati). Significativo esempio di villa veneta costruita in un contesto montano, essa presenta un duplice volto: cittadino nella facciata rivolta alla grande piazza di Agordo e ad essa perfettamente integrata; agreste, tipico delle case di campagna, nel lato che si affaccia sullo splendido brolo.
La villa sorge sulla proprietà acquistata a inizio Seicento da Francesco Crotta, membro di una delle famiglie più importanti e potenti della zona, che possedeva miniere ed esercitava il commercio di legname e granaglie con Venezia, dove era proprietaria di un palazzo sul Canal Grande. All'epoca la proprietà consisteva in un edificio di matrice cinquecentesca che venne rialzato e a cui Francesco fece aggiungere un secondo edificio che oggi corrisponde al corpo principale della villa. Furono gli eredi di Francesco, Giuseppe e Giovanni Antonio che commissionarono ad un ignoto architetto l'opera di ampliamento dello stabile per rendere onore ai fasti del casato. Nel 1813 villa Crotta passò di proprietà ai Manzoni.
La villa, oggetto di continue modifiche nel corso dei secoli, è un lungo palazzo che si affaccia sul corso e sulla piazza. Sulla sinistra l'edificio si struttura ad L custodendo un giardino quadrato recinto da una cancellata in ferro con numerosi pilastri che reggono statue settecentesche raffiguranti divinità pagane e personaggi mitologici. Sulla destra, dopo il corpo centrale che racchiude anche la casa antica, si ergono edifici rustici che chiudono a loro volta un cortile quadrato, mentre l'ultima parte della struttura è occupata dalle scuderie. Le facciate disposte ad L sono caratterizzate da aperture ad arco e poggioli in pietra, finestre rettangolari ai lati e ovali sotto il cornicione e costituiscono un complesso omogeneo e coerente nello stile. Sulla strada si affaccia il portone principale caratterizzato da colonne ioniche in bugnato e sovrastato ai piani superiori da bifore balconate. Sul retro il palazzo, arricchito internamente da affreschi e stucchi, guarda un ampio parco. Il tetto è ornato da bei camini. Il cortile è delimitato da edifici rustici, strutturati in loggiato e dal lungo stabile adibito a scuderia.
L'apertura nelle Giornate FAI di Primavera prevede la scoperta degli ambienti più interessanti, ancora abitati dai proprietari e ricchi di mobili, suppellettili e quadri antichi. I visitatori saranno accolti nell'androne a pianterreno e saliranno al primo piano passando sotto agli stemmi delle nobili famiglie Crotta e de Manzoni. Qui si vedrà il salone nobile e diverse altre stanze, tra le quali un salottino con i ritratti di due antenati. Ci si sposterà nella grande sala da pranzo, affrescata con due episodi dell'Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, quindi si procederà lungo un loggiato che che aggirando il corpo di fabbrica cinquecentesco prospetta verso il grande giardino e le scuderie, fino alla piccola cappella di famiglia. Chi lo desidera potrà visitare in autonomia il parco e la "Torresella", il padiglione belvedere posto all'estremità sud della proprietà, luogo dedicato al gioco e alle feste, costruito attorno al 1870 in stile gotico moderno.
Apprendisti Ciceroni Liceo Scientifico "U. Follador" di Agordo
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