In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Il piccolo borgo di Celarda sorge fra il Monte Miesna e il Monte Garda vicino alla sponda destra del fiume Piave, nei pressi della riserva naturale e oasi protetta detta "Il Vincheto di Celarda". L'area è una delle più suggestive porte di ingresso al Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, nella quale si incastona come una perla rara la chiesetta di S. Benedetto, nei pressi dell'antica latteria turnaria detta "Casel".
"Casél" significa latteria, caseificio. Nel territorio provinciale bellunese ne sono disseminati parecchi. Qui fino a pochi anni fa operavano le latterie turnarie cooperative sorte attorno a fine '800. Questo conserva il mulino ad acqua e molte attrezzature per la produzione dei latticini. La chiesetta di S. Benedetto, edificata in epoca medioevale in un luogo ove forse sorgeva un piccolo insediamento difensivo a controllo del fiume Piave, è citata per la prima volta in un documento del 1386. Ampliata nel Seicento con un intervento che ha comportato anche l'intonacatura dei cicli pittorici medievali, la chiesa è stata restaurata nel 1998 e i suoi affreschi tornati alla luce e recuperati raccontano, assieme ai dipinti, una storia condivisa con il vicino santuario dei Santi Vittore e Corona.
Il "Casèl" è un edificio molto semplice, lambito dall'antica roggia (il canale che alimenta la ruota del mulino). La chiesetta presenta sulle pareti cicli affrescati tre e quattrocenteschi pregevoli per la loro fattura, la qualità pittorica e l'integrità della policromia che li contraddistinguono; di influsso vivariniano sono i dipinti murali della volta. All'interno della navata si ammirano altari lignei barocchi con pale di Domenico Falce e Giovanni Buonagrazia.
Il persorso parte dal "Casel", dove si potranno vedere i vecchi strumenti utilizzati per la lavorazione del latte, in parte azionati dalla ruota del mulino, e prosegue verso la chiesetta, dove si potranno ammirare i cicli affrescati e gli altari lignei dorati. Un interesse particolare riveste l'Ultima Cena sulla parete nord, di ignoto frescante, che suscitò grande clamore nella stampa all'uscita di quel bestseller di Dan Brown che alimentava la teoria che accanto a Cristo anziché l'apostolo Giovanni ci fosse Maria Maddalena, come nella celebre opera di Leonardo Da Vinci. Anche nell'affresco di Celarda, Giovanni rivela lineamenti decisamente femminei.