Giornate FAI di Primavera
Sabato 23 e domenica 24 marzo 2024
QUARTIERE LATINO
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In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.

Quartiere Latino è un complesso di edifici situato nel centro storico di Treviso, tra piazza Santa Maria dei Battuti e il Sile. Sede dell'ex ospedale cittadino San Leonardo e per un breve periodo della dogana, attualmente ospita il polo universitario ed aree commerciali, direzionali e residenziali. Il complesso edilizio ha la forma di un grande quadrilatero irregolare con la facciata principale sulla piazza omonima. Lo compongono edifici diversi sorti disordinatamente e via via collegati con ulteriori corpi di fabbrica che ora hanno funzioni commerciali, residenziali e culturali.

La Scuola dei Battuti esisteva a Treviso, come confraternita di laici, sin dal XIII secolo e ad essa faceva riferimento la Domus Dei, antichissima sede ospedaliera che garantiva il ricovero degli ammalati e l'assistenza ad anziani ed indigenti. La gestione dell'Ospedale divenne quindi la maggiore attività svolta nei secoli, dando una importante risposta ai bisogni di assistenza dei cittadini. Nel 1447 il pellegrino Paolo da Sassoferrato, ospitato in Ospedale, donò alla chiesa della Scuola dei Battuti la reliquia della SS. Croce. La donazione probabilmente indusse al cambiamento dell'intitolazione della chiesa di S. Maria dei Battuti con la dedicazione alla Santa Croce. Dal 1834 al 1866 l'ospedale ospitò anche la dogana. L'area è oggi sede centrale del polo universitario di Treviso.

L'idea di fondo del recente restauro, fortemente voluto dalla Fondazione Cassamarca, è stata quella di recuperare lo stile originale dei diversi edifici, armonizzandolo con elementi del design moderno. Ribattezzata con il nome di "Quartiere Latino", l'area è stata riaperta al pubblico nel 2006. L'architetto Paolo Portoghesi, sfruttando gli spazi tra gli edifici esistenti, ha ricavato nell'area dell'antico parco di palazzo Bortolan la nuova piazza dell'Umanesimo Latino e, nel cortile dell'ospedale, un viale costeggiato da spazi commerciali, oltre al ponte pedonale in legno, ispirato all'originario ponte di Santa Margherita così come dipinto nella seconda metà del Settecento da Medoro Coghetto. La chiesa presenta una facciata in mattoni con 4 pilastri e capitelli corinzi in pietra d'Istria. L'interno è ad aula unica con soffitto a vela. Interessante è il ciclo di tele con le storie della Santa Croce. Fra queste si segnala la rappresentazione della Processione di Bartolomeo Orioli. Nel dipinto si può ricostruire l'itinerario del corteo attraverso le principali contrade della città. Fanno da sfondo ai partecipanti i principali luoghi della città di Treviso all'inizio del Seicento. Si possono identificare anche molti degli esponenti più importanti dell'epoca.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

In occasione dell'apertura nelle Giornate FAI si potrà scoprire la storia dell'intero complesso composto dall'edificio dell'ex ospedale San Leonardo, il palazzo dell'Umanesimo Latino e la chiesa della Santa Croce, oltre al restauro dell'area su progetto dell'architetto Paolo Portoghesi, recentemente scomparso. Sarà possibile visitare gli interni della chiesa, solitamente non accessibile, e di palazzo San Leonardo, attuale sede dell'Università di Padova e dell'Università Ca' Foscari.

Testo scritto da FAI Giovani Treviso

Visite a cura di

Apprendisti Ciceroni Liceo "Da Vinci" di Treviso volontari Gruppo FAI Giovani di Treviso

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