I Luoghi del Cuore
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PONTE ROMANO

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PONTE ROMANO
Ponte Romano, Il monumento conservato in buona parte di in epoca preromana, il ponte consentiva di superare una piccola valle erosiva che raccoglie le acque che scaturiscono dal versante occidentale del Monte Maggiore, il Savone che in passato possedeva una portata molto maggiore di quella attuale, nella cartografia storica viene indicato come fiume, mentre oggi viene considerato solo un torrente. La costruzione del ponte riconducibile ad un periodo successivo alla terza guerra sannitica (298-290 a.C.) quando il potere e l’egemonia romana in Campania settentrionale furono definitivamente consolidati e fu quindi, possibile stabilire con sicurezza una via di collegamento con l’entroterra a N/E. Il ponte composto da quattro arcate a tutto sesto di ampiezza ed altezza diseguale, con uno spessore dei piedritti di sostegno delle arcate è anch’esso variabile. Le dimensioni del monumento oscillano tra m. 8.50 e 8.70 di larghezza, dimensioni davvero sovrabbondanti per un ponte realizzato a servizio di un asse stradale di media importanza nel mondo romano. Durante il Medioevo tale asse stradale aveva probabilmente permesso lo svilupparsi dei centri fortificati di Riardo, Pietramelara e Roccaromana. Il ponte rimane a testimonianza dell’antico percorso stradale in un’area ricca di rinomate sorgenti termali, rappresentando senza dubbio uno degli esempi meglio conservati di ponti romani in Campania. I piloni e i quattro archivolti in pietra sono sostanzialmente integri tranne alcuni conci in dissesto a causa degli apparati radicali della folta vegetazione spontanea. Sia nei setti andatori delle spalle del ponte sia nelle murature ai fianchi delle quattro arcate ricorrono i caratteristici fori d’andito, necessari per la realizzazione delle incastellature lignee predisposte nella fase costruttiva. Gli otto archivolti estradossati che collegano i tre piloni tra loro e con le due spalle del ponte sono realizzati mediante conci di travertino. In lastre di travertino sono realizzati i risvolti angolari delle due spallette e dei tre piloni sorreggenti le quattro arcate, dei quali non è possibile leggere la configurazione delle facce esterne in quanto completamente interrati. La pavimentazione stradale, probabilmente diversa da quella originaria è realizzata con elementi calcarei di medie dimensioni come si evince dal rinvenimento di un piccolo tratto superstite

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