Il Palazzo, in posizione angolare che ne mette in risalto la mole architettonica e la continuità delle decorazioni in cotto delle due facciate, è il più notevole esempio di architettura rinascimentale civile della città Fu eretto su strutture preesistenti già dimora gentilizia dei Vignati di cui Giovanni fu signore di Lodi tra 1403 e 1416.Assai imponente è il portale d’accesso, con arco a tutto sesto racchiuso fra due colonne dai capitelli corinzi e dai fusti in pietra a candelabro, ornati da medaglioni. I personaggi raffigurati di profilo sono rispettivamente Francesco I e Bianca Maria Sforza, Gian Galeazzo Visconti e Isabella d’Aragona, segno questo del legame fra il conte Lorenzo Mozzanica, committente del palazzo e capitano di cavalleria di Francesco Sforza, ed i signori di Milano. Il progetto del palazzo, edificato verso il 1488, è attribuito a Giovanni Battagio, discepolo del Bramante, mentre la decorazione in cotto è assegnata ad Agostino de’Fondulis. Il cortile, che a differenza delle facciate ha subito alcuni rimaneggiamenti, è a pianta quadrata, con portico su due lati ad arcate a tutto sesto. Soltanto l’ultimo sul lato sinistro dei capitelli è rimasto l’originale quattrocentesco, mentre gli altri, a volute, recano l’impronta di trasformazioni successive. Al piano nobile vi era un loggiato, in seguito tamponato, le cui colonnine sono ancora presenti all’interno. Alcuni ambienti del piano terreno conservano bei soffitti con volte a ombrello e tracce di affreschi. Degne di nota sono anche le ampie cantine a volta, forse usate anche come scuderie.