Per gli iscritti FAI biglietto ridotto, 1,50 euro invece che 3 euro, per la visita al Palazzo della Ragione di Mantova
Il Palazzo della Ragione fa parte di quel nucleo di edifici cittadini sorti in epoca medioevale. Citato più volte in documenti dell'epoca come Palatium Novum del Comune, il palazzo venne edificato intorno all'XI-XII secolo per assolvere alle funzioni civili pubbliche e destinato ad accogliere le assemblee e le adunanze cittadine o, in caso di cattivo tempo, il mercato che si teneva nella piazza sottostante. L'edificio fu più volte oggetto di modifiche, fin dalla metà del XIII secolo; nel XV secolo vennero eretti i portici e nel 1472 fu innalzata la Torre dell'Orologio, realizzata su disegno di Luca Fancelli. L'anno dopo la Torre fu arricchita da un pubblico orologio ideato dal matematico ed astrologo Bartolomeo Manfredi. L'orologio dava conto delle ore del vulgo, delle posizioni dei pianeti, del crescere e del calare del giorno, dei segni zodiacali, delle fasi lunari, dei giorni favorevoli per far salassi, seminare, partire per viaggi e di altre cose "uteli in questo mondo". L'orologio funzionò sicuramente fino agli inizi del Settecento ma in seguito fu trasformato in un normale meccanismo per il sole e per i minuti. Nel 1700, su progetto dell'architetto Doricilio Moscatelli, sulla facciata prospiciente Piazza Erbe, furono chiuse le trifore duecentesche ed aperte ampie e luminose finestre. Nella prima metà del '900, il palazzo fu riportato alla sua struttura originaria dall'architetto mantovano Aldo Andreani, eliminando le sovrapposizioni barocche. Adibito per secoli all'amministrazione della giustizia, dal 1997 è divenuto prestigiosa sede espositiva del Comune di Mantova, ospitando numerose ed importanti mostre d'arte. Nell'ampio salone, di imponenti volumetrie, sono visibili sulle pareti di testa i resti di notevoli affreschi che raffigurano episodi bellici databili intorno alla fine del XII secolo, oltre a personaggi tratti dalla storia sacra a firma del parmense Grisopolo e databili alla prima metà del duecento.