Giornate FAI di Primavera
Sabato 23 e domenica 24 marzo 2024
PALAZZO CARPANO GIÀ ASINARI DI SAN MARZANO

PALAZZO CARPANO GIÀ ASINARI DI SAN MARZANO

TORINO

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PALAZZO CARPANO GIÀ ASINARI DI SAN MARZANO
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In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.

Il Palazzo Asinari di San Marzano, ottimo esempio di dimora nobiliare della seconda metà del '600, sorge nel cuore di Torino in quello che un tempo era l'isolato di Sant'Aimo, tra la contrada di San Filippo (Via Maria Vittoria) e quella dei Conciatori (Via Lagrange). Venne costruito a seguito del secondo ingrandimento della città nel 1673 voluto dal Duca sabaudo Carlo Emanuele II per l'espansione verso est e verso sud della città, con la creazione della Contrada di Po.

Il terreno venne ceduto da Giovanna Battista di Nemours (madre di Carlo Emanuele II) al marchese Ottavio Asinari di San Marzano, gentiluomo di camera presso la corte e appartenente a una nobile famiglia di mercanti e banchieri originari di Asti, affinché vi costruisse la propria residenza. Il progetto e la costruzione dell'ampio palazzo di fronte alla chiesa di San Filippo Neri fu affidato a un grande ingegnere di casa Savoia, Michelangelo Garove, nativo di Bissone (Svizzera), allievo dell'architetto Guarini, che già operava da 15 anni in Piemonte: tra il 1684 e il 1686 venne eseguito il progetto ed i lavori che ne seguirono ebbero quale risultato quello che può essere considerato uno dei capolavori garoviani.

L'elegante palazzo, che ben rappresenta quello che doveva essere il prestigio dei San Marzano, è uno dei più raffinati e affascinanti esemplari del barocco piemontese, protetto dallo Stato italiano come monumento nazionale. Di grande impatto scenografico è l'atrio arricchito da colonne tortili che sorreggono una volta a vela che abbraccia coloro che entrano all'interno, mentre la presenza di alcune sculture seicentesche sottolineano il gusto raffinato dei committenti. L'atrio permette di accedere al cortile che venne ideato per dare alle carrozze la possibilità di entrare e invertire la marcia; all'epoca esisteva anche un secondo cortile che era destinato alle scuderie e alla rimessa ma nel 1885 venne chiuso dal fondale neobarocco opera dell'architetto piemontese Camillo Boggio, tuttora visibile. Gli interni furono rinnovati a metà '700 dall'architetto Benedetto Alfieri e dal Martinez: i solai lignei colorati furono occultati da finte volte ornate a stucco, le sale arricchite da sovrapporte, boiseries, specchiere e arredi di gusto.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

L'apertura del Palazzo Asinari di San Marzano nelle giornate FAI di Primavera prevede la visita guidata dell'atrio e per mezzo dello scalone composto da due rampe con balaustre in marmo rosa si visiterà anche l'appartamento aulico al piano nobile, eccezionalmente aperto per il FAI e normalmente non fruibile. Il palazzo è famoso perché in passato fu ritrovo di politici e letterati, ma anche perché dopo esser stato ceduto ai Ceriana, nel 1946 il cavaliere del lavoro Silvio Turati ne fece la sede della società Carpano, produttrice del famoso vermut, inventato nel 1786, il Palazzo oggi è sede di uffici.

Testo scritto da Delegazione FAI di Torino

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