
In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Il complesso paleocristiano rappresenta una delle vestigia più antiche del Canavese, risalente verosimilmente alla seconda metà del IX secolo. Posto su di una rocca, nei pressi di strutture difensive costruite forse già nel X secolo a protezione della pieve, sulle quali più tardi venne costruito il castello vecchio, è collocato in posizione elevata rispetto al paese ed al corso della Dora Baltea, fra i vigneti che si inerpicano lungo i terrazzamenti, e costituiva nel Medioevo, una tappa importante per i pellegrini che si muovevano lungo la via Francigena.
Il complesso è sorto verosimilmente sotto gli Anscarici che nel IX secolo reggevano la Marca d'Ivrea. Una leggenda romantica vuole che vi sia sepolta la bella ed infelice Ansgarda, figlia di Anscario I, moglie ripudiata del re di Francia Ludovico II il Balbo, ritiratasi a meditare in questo luogo, dove trovò poi sepoltura nell'anno 889. Una lapide apocrifa posta nel battistero ed un sarcofago sul piazzale del complesso plebano hanno alimentato questo mito. La pieve doveva avere funzioni di "chiesa castrense" (un documento del 1232 la cita come chiesa in castrum Septimi); ma – per concessione dei Signori del luogo- dovette presto fungere anche da parrocchiale, fino al 1661.
Il battistero e la pieve, esempi principali dell'architettura "preromanica" in Piemonte, sono costruiti essenzialmente con ciottoli e schegge di pietra locale; le coperture sono quasi interamente realizzate con le caratteristiche lose (lastre naturali di pietra). Il battistero presenta una pianta ottagonale ed è coperto da una volta a spicchi. Il campanile in laterizi, posto sopra la volta, costituisce manifestamente un'aggiunta più tarda (probabilmente nel XIII secolo) di stile romanico. Successiva è anche l'abside rettangolare che fuoriesce dal perimetro ottagonale, con funzione di presbiterio del battistero. In origine, il battistero doveva essere staccato dalla chiesa; più tardi si costruì, sul lato sud, un passaggio che lo unisce ad essa. La pieve, ad aula unica, presenta un'apparente pianta a croce latina, con tre nicchioni che si aprono nell'area presbiteriale con volte a botte. Vi si entra attraverso il campanile che si appoggia alla navata, costruito anch'esso in epoca più tarda (forse XIII secolo), annullando contemporaneamente l'ingresso primitivo.
Il sito è classificato come "Monumento segnalato dal FAI", grazie a una Convenzione tra il FAI e il Comune di Settimo Vittone. In occasione delle Giornate FAI, scoprirete la straordinaria ricchezza del complesso e del contesto ambientale in cui è perfettamente inserito, oltre a immergervi nell'evoluzione della pittura in Canavese ha avuto dalla prima metà del XII secolo fin quasi sul finire del Quattrocento, attraverso gli affreschi che si trovano all'interno della chiesa e lungo le pareti del corridoio che porta al battistero.
Apprendisti Ciceroni Liceo Carlo Botta di Ivrea e Liceo Scientifico Statale "A. Gramsci" di Ivrea
nei Beni FAI tutto l'anno
Gratis